Sottotetto: cos'è e come renderlo abitabile

Il sottotetto è uno spazio compreso tra l'ultimo piano di un edificio e il tetto. Spesso non rifinito e utilizzato principalmente come deposito, il sottotetto può presentare altezze variabili e una struttura architettonica inclinata, seguendo la forma del tetto stesso. Questo spazio, se adeguatamente ristrutturato, può diventare una risorsa preziosa per aumentare la superficie abitabile di una casa.

Che differenza c'è tra soffitta e sottotetto?

Sebbene i termini "soffitta" e "sottotetto" siano spesso usati in modo intercambiabile, esistono delle differenze specifiche tra i due. La soffitta è uno spazio situato sotto il tetto, ma spesso ha caratteristiche più rifinite e può essere già predisposta per un uso abitativo o come deposito ben organizzato. Il sottotetto, invece, è solitamente uno spazio grezzo, non rifinito, e più difficile da utilizzare senza interventi di ristrutturazione. Mentre la soffitta è destinata ad un uso pratico e accessibile, il sottotetto richiede lavori di adeguamento per essere reso funzionale e abitabile.

Quando un sottotetto diventa abitabile?

Per rendere un sottotetto abitabile, è necessario che soddisfi determinati requisiti strutturali e igienico-sanitari. Le principali condizioni da rispettare includono:

  1. Altezza Media: L'altezza media del sottotetto deve essere sufficiente per consentire una comoda vivibilità. In Italia, la normativa varia da regione a regione, ma generalmente si richiede un'altezza media minima di 2,7 metri nelle stanze principali e 2,2 metri nei locali di servizio.

  2. Ventilazione e Illuminazione: Il sottotetto deve avere finestre o lucernari sufficienti per garantire una buona ventilazione e un'illuminazione naturale adeguata.

  3. Isolamento Termico e Acustico: È fondamentale che il sottotetto sia ben isolato per mantenere una temperatura confortevole e ridurre i rumori provenienti dall'esterno.

  4. Accessibilità: Deve esserci una scala fissa e sicura che collega il sottotetto al resto dell'abitazione.

Come ottenere l'abitabilità di un sottotetto?

Ottenere l'abitabilità di un sottotetto richiede una serie di passaggi e autorizzazioni. Ecco una guida passo-passo per affrontare questo processo:

  1. Valutazione Tecnica: Rivolgiti a un professionista (architetto, ingegnere) per una valutazione tecnica del sottotetto. Questo step è fondamentale per capire se lo spazio può essere trasformato in un'area abitabile e quali interventi sono necessari.

  2. Progetto di Ristrutturazione: Una volta ottenuta la valutazione tecnica, è necessario redigere un progetto di ristrutturazione dettagliato che rispetti le normative locali. Il progetto deve includere dettagli sull'isolamento, l'impianto elettrico e idraulico, la ventilazione e l'illuminazione.

  3. Permessi e Autorizzazioni: Presenta il progetto alle autorità competenti per ottenere i permessi necessari. Questo passaggio può variare in base alle regolamentazioni locali e regionali. In alcuni casi, potrebbero essere necessari permessi edilizi specifici.

  4. Esecuzione dei Lavori: Una volta ottenuti i permessi, inizia i lavori di ristrutturazione affidandoti a professionisti qualificati. Assicurati che i lavori siano eseguiti secondo il progetto approvato.

  5. Certificazione di Abitabilità: Al termine dei lavori, sarà necessario richiedere una certificazione di abitabilità al Comune. Questa certificazione attesta che il sottotetto è stato ristrutturato secondo le normative vigenti e può essere utilizzato come spazio abitabile.

Decreto Salva Casa: Come salvare i sottotetti

Il Decreto Salva Casa rappresenta un'importante opportunità per il recupero e la valorizzazione dei sottotetti. Questo decreto, destinato a diventare legge questa settimana, consente gli interventi di recupero dei sottotetti secondo le procedure e i limiti stabiliti dalle leggi regionali, anche se tali interventi non rispettano le distanze minime tra edifici o dai confini. Tuttavia, questa deroga alle norme sulle distanze è permessa solo se vengono rispettati i seguenti criteri:

  • Le distanze vigenti al momento della costruzione dell'edificio.
  • L'altezza massima dell'edificio prevista dal titolo che ha autorizzato la costruzione.
  • La forma, la superficie e l'area del sottotetto così come delimitata dalle pareti perimetrali.

Questa nuova disposizione si aggiunge alle regole stabilite da ogni Regione per il recupero dei sottotetti.

Cosa prevedono le Regioni per il recupero dei sottotetti

Alcune norme regionali sul recupero dei sottotetti sono in vigore da anni. Un dossier dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance), pubblicato il 26 giugno scorso, ha schematizzato le peculiarità delle leggi regionali. Dal documento emerge che le Regioni tendono ad essere più permissive riguardo all'altezza minima richiesta per riconoscere l'abitabilità dei sottotetti.

Prima del Decreto Salva Casa, l'altezza minima per considerare un locale abitabile era di 2,70 metri. Il decreto ha abbassato questa soglia a 2,40 metri per i locali in edifici sottoposti a interventi di recupero o per i quali è previsto un progetto di ristrutturazione. Alcune leggi regionali già prevedevano questa altezza minima di 2,40 metri, mentre altre consentono altezze medie ancora più basse, come il Friuli Venezia Giulia e il Lazio, dove può scendere fino a 1,90 metri, o la Sicilia, che prescrive un'altezza minima di 2 metri. In Basilicata, Campania e Molise, l'altezza minima è di 2,20 metri, mentre in Liguria e Toscana è di 2,30 metri.

Il sottotetto rappresenta una risorsa preziosa che, se opportunamente ristrutturata, può trasformarsi in uno spazio abitativo confortevole e funzionale. Con una corretta pianificazione e il rispetto delle normative vigenti, è possibile valorizzare questo ambiente, aumentando non solo la superficie abitabile ma anche il valore complessivo della proprietà. Inoltre, grazie al Decreto Salva Casa, recuperare un sottotetto è oggi più semplice e conveniente, offrendo nuove opportunità per migliorare la qualità della vita domestica.