Prorogato il limite del 35%
Il Milleproroghe di fine 2016, entrato nella Gazzetta Ufficiale in forma di decreto legge (n. 244 del 30 dicembre 2016), posticipa il termine entro il quale per nuove costruzioni – e grandi ristrutturazioni – le fonti rinnovabili termiche possono ricoprire fino al 35% del fabbisogno energetico totale.
Cosa dice il decreto legge
Si rinviano così al 2018 gli obiettivi posti dal Dlgs 28 del 2011 (volti al raggiungimento dei target europei del 2020), che prevedevano l'obbligo, per nuovi edifici o ristrutturazioni di una certa entità, del minimo del 50% di utilizzo di fonti rinnovabili (ossia, come ricorda il decreto legislativo, "eolica, solare, aerotermica, geotermica, idrotermica e oceanica, idraulica, biomassa, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas") relative a riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria. È utile ricordare che, per il Dlgs 28/2011, si definiscono
- edificio di nuova costruzione: "edificio per il quale la richiesta del pertinente titolo edilizio, comunque denominato, sia stata presentata successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto";
- edificio sottoposto a ristrutturazione rilevante: edificio che ricade in una delle seguenti categorie:
- "edificio esistente avente superficie utile superiore a 1000 metri quadrati, soggetto a ristrutturazione integrale degli elementi edilizi costituenti l'involucro"
- "edificio esistente soggetto a demolizione e ricostruzione anche in manutenzione straordinaria"
Percentuali di copertura e potenza elettrica
Per gli edifici interessati, la copertura da fonti rinnovabili è così distribuita:
- 50% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria;
- percentuali della somma dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento:
- 20% in caso di richiesta del titolo edilizio dal 31/05/2012 al 31/12/2013
- 35% in caso di richiesta del titolo edilizio dal 01/01/2014 al 31/12/2017
- 50% in caso di richiesta del titolo edilizio dal 01/01/2018
Malumori al Senato
Il senatore M5S Gianni Girotto, membro della Commissione industria, commercio e turismo, ha reagito negativamente affermando che in questa proroga "sono contenuti ulteriori ostacoli per la crescita e lo sviluppo della generazione distribuita, delle rinnovabili e dell'efficienza energetica". Il senatore non cede e annuncia la volontà di emendare il testo, ripristinando così l'obbligo della quota del 50% di utilizzo delle rinnovabili negli edifici per l'anno 2017.
Rimandata l'attuazione degli obblighi relativi al Sistri
Un'altra proroga riguarda il Sistri, il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti: l'entrata in vigore degli obblighi relativi allo stesso è spostata anch'essa al 31 dicembre 2017, e fino ad allora restano dimezzate le sanzioni previste per la mancata iscrizione al sistema e per il mancato pagamento del contributo d'iscrizione.
Prorogata la revisione degli oneri generali della bolletta elettrica per i non domestici
Il Milleproroghe contiene, ancora, un differimento: rinviata al 2018 anche la scadenza per la definizione e l'adeguamento da parte dell'Autorità della struttura degli oneri della bolletta elettrica per gli operatori non domestici. Il senatore Girotto commenta: "Sui costi della bolletta elettrica bisogna dare certezze alle attività produttive proponendo il mantenimento della gran parte degli oneri sui consumi e il ripristino dei sistemi di distribuzione chiusi per favorire l’efficientamento energetico e la generazione distribuita".