La centrale solare Halle Pajol di Parigi è un grandissimo progetto dell’architetto Françoise – Hélène Jourda ed è un esempio significativo di come la sostenibilità urbana e la riqualificazione architettonica possano andare di pari passo. Situata nel 18° arrondissement di Parigi, la Halle Pajol è una vecchia stazione ferroviaria trasformata in un complesso multifunzionale che ospita una delle più grandi centrali solari urbane della capitale francese.
Un Progetto di Riqualificazione Sostenibile
Il progetto di riqualificazione della Halle Pajol, iniziato nel 2009 e completato nel 2013, è stato guidato dall'architetto Françoise-Hélène Jourda, nota per il suo impegno nella progettazione ecocompatibile. L’obiettivo era quello di trasformare la vecchia struttura industriale in disuso in un polo culturale e sociale, integrando al contempo soluzioni tecnologiche all’avanguardia per ridurre l’impatto ambientale.
Il cuore del progetto è la centrale solare, una delle più grandi del genere in un contesto urbano a Parigi. La copertura della Halle Pajol è rivestita da oltre 3.500 metri quadrati di pannelli fotovoltaici, che permettono di produrre energia elettrica pulita e rinnovabile. Questa centrale ha una capacità di circa 400.000 kWh all'anno, sufficienti per soddisfare una parte significativa del fabbisogno energetico dell'intero complesso, riducendo l'emissione di CO2 e promuovendo l'uso di energie rinnovabili in ambito cittadino.
Un Polo Multifunzionale
Oltre alla centrale solare, la Halle Pajol ospita una varietà di funzioni che la rendono un centro vitale per il quartiere e per l'intera città. Il complesso include una biblioteca, un ostello della gioventù, spazi per uffici, una sala concerti e aree verdi, tutte progettate con una forte attenzione alla sostenibilità.
La biblioteca Vaclav Havel, ad esempio, è una delle prime in Francia ad essere certificata a basso consumo energetico. Gli spazi interni della Halle Pajol sono illuminati naturalmente grazie all'ampio uso di vetrate e materiali riflettenti, riducendo così la necessità di illuminazione artificiale durante il giorno.
Dal vecchio deposito del XIX secolo delle ferrovie francesi Halle Pajol. Un vecchissimo telaio metallico è stato trasformato dall’architetto nell’involucro protettivo esterno dell’edificio, che contiene i volumi di legno della nuova struttura. Questo materiale ha consentito anche agli interni della struttura, di essere completamente isolati a livello termico e acustico.
L’interessante progetto prevede inoltre un parco interno di circa 8.000 mq che, oltre ad avere al suo interno un’ampia scelta di biodiversità, può essere utilizzato in parte dai cittadini per la coltivazione di ortaggi, fiori e piante. Il sistema di irrigazione è stato realizzato dall’architetto in modo esclusivo per raccogliere l’acqua piovana e andare ad attrezzare i consumi idrici della struttura.
Stiamo parlando sempre di una centrale solare, dunque non mancano i pannelli solari. Questi sono in grado di produrre circa 4.000 kWh di energia l’anno. Il tetto dell’edificio ne accoglie bel 2.000 per 3.500 mq di superficie orientati a sud ed inclinati di 30°, grazie alla copertura dentata a “Shad”.
L’energia che viene prodotta, non è solo sufficiente per soddisfare quanto necessario per l’edificio. Se, infatti, viene prodotta in eccesso, sarà rivenduta alla società di servizi Electricité de France, andando a ripagare una parte degli 1,6 mln di euro del costo di progetto.
L'energia pulita è molto importante, per questo motivo è necessario utilizzarla al meglio.