Nell’adunanza del Consiglio dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (AVCP) è stato approvato l’accordo di cooperazione applicativa con Accredia - l’Ente italiano di accreditamento - per il controllo delle certificazioni di qualità da parte delle stazioni appaltanti che hanno accesso alla Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP) in applicazione dell’articolo 6 bis del Codice Appalti.
Le Stazioni Appaltanti controllano le certificazioni
L’Accordo permetterà alle stazioni appaltanti e agli altri soggetti aggiudicatori di acquisire attraverso il sistema AVCpass le certificazioni di sistema di qualità aziendale conforme alle normative europee della serie UNI EN ISO 9000 relative al sistema EA 28 degli operatori economici, nella fase di verifica dei requisiti tecnico-organizzativi ed economico-finanziari, così come previsto dall’art.6, comma 1b della delibera 111/2012.
L’accordo permetterà di assicurare in tempo reale che le certificazioni di qualità inserite nella BDNCP siano effettivamente vigenti, attraverso l’attivazione di nuovi meccanismi di comunicazione delle revoche delle certificazioni di cui all’articolo 63 del Regolamento e, nel contempo, renderà immediatamente individuabili gli operatori economici che non hanno più il requisito, ovviando al rischio che imprese possano partecipare ad appalti di categorie e classifiche cui non hanno più diritto.
Con un comunicato del Presidente che accompagna la stipula della convenzione, saranno diffuse le nuove modalità procedurali sulla materia.
Nell’adunanza odierna il Consiglio dell’Autorità ha approvato, inoltre, l’accordo di cooperazione applicativa con il Cipag, la Cassa italiana di previdenza ed assistenza dei Geometri, che va a completare il quadro delle informazioni contenute nella BDNCP per quanto riguarda la regolarità contributiva dei professionisti (ingegneri, architetti, geometri), ambito già in parte accresciuto attraverso la cooperazione applicativa con Inarcassa. L’accordo andrà a costituire per le stazioni appaltanti un utile strumento, in riferimento ai professionisti, complementare ai riscontri che devono essere assunti sulle imprese per ciò che riguarda la regolarità del Durc, così come previsto dal decreto legge n. 34 di recente varato dal Consiglio dei Ministri.