Giorni fa è giunta la notizia in base alla quale il presidente dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Genova, Natale Raineri, ha inviato una lettera al Secolo XIX nella quale esprime la sua posizione contraria circa l’ipotesi del conferimento di un incarico diretto al di fuori delle procedure che regolano l’assegnazione delle opere pubbliche, a Santiago Calatrava per la nuova stazione di Sestri.
Il famoso architetto-ingegnere spagnolo-svizzero è stato invitato a Genova per partecipare ad una conferenza presso la Facoltà di Ingegneria e per discutere della nuova stazione di Sestri, comprendente la progettazione della funicolare per il raccordo con gli Erzelli.
L'idea principale è quella di coinvolgere Calatrava in un progetto con il quale la Regione Liguria ha ottenuto dall’Unione Europea un cospicuo finanziamento per la progettazione del sistema di collegamento Sestri-Aeroporto-Erzelli.
Le parole dell’architetto, presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Genova riassumono, più o meno, quanto segue: le regole vanno rispettate. Delle capacità delle costruzioni di Calatrava, nonché del suo fascino recondito, non si discute. Neanche del riconoscimento internazionale dell’archistar. Esistono, tuttavia, regole che disciplinano il lavoro dei lavori pubblici e dei servizi.
Secondo Raineri, quest’ultima potrebbe davvero rappresentare l’occasione per fare un concorso internazionale, incentrata proprio su uno studio preliminare, data l’esperienza delle infrastrutture, redatto da Calatrava.
Gli incarichi diretti, però, con la bolla papale non vanno più seguiti. E’ un mondo dal quale gli architetti, ormai, si vogliono tenere lontani, che non vogliono più vedere. Attualmente il mondo è cambiato, ovunque, tranne che a Genova.
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