Così come riporta la Gazzetta ufficiale nel caso di calamità naturali quali nello specifico, il terremoto, viene attuata la sospensione del pagamento delle rate del mutuo immobiliare a tutti coloro i quali hanno subito danni, in parte o in maniera totalitaria dell'immobile mutuato in tutti i Comuni interessati da altri eventi calamitosi.
Come peraltro già avvenuto in altri casi analoghi quali:
-sospensione mutui terremoto Emilia
-sospensione mutui terremoto Abruzzo
-sospensione mutui terremoto Umbria
-sospensione mutui terremoto Calabria
Tutti questi decreti di sospensione mutui terremoto di cui alcuni prorogati ad oltranza negli anni pur con diversi livelli di gravità, anche nell'occasione del drammatico sisma del 30 ottobre l'Abi, l'Associazione bancaria italiana, condotta dal presidente Antonio Patuelli, ha avviato una nota di sensibilizzazione alle banche associate, affinché possano adottare, per i residenti delle zone che sono state colpite dal nuovo terremoto in Italia Centrale, tutte le previste sospensioni delle rate dei finanziamenti con garanzia ipotecaria che sono collegati agli immobili residenziali, commerciali e industriali, che abbiano subito danneggiamenti, anche parziali, dal nuovo terremoto.
Nella nota, l'Abi ricorda inoltre che tali iniziative sono in perfetta coerenza con quanto sostenuto dalle previsioni contenute nel Protocollo sottoscritto con la Protezione civile e con le associazioni dei consumatori nel corso dell'ottobre dello scorso anno. Un protocollo che, aggiunge ancora l'associazione dei banchieri, punta ad assicurare in tutte le zone del Paese i criteri di equità e di tempestività degli interventi a favore delle popolazioni che sono colpite da calamità naturali come, appunto, quella avvenuta qualche giorno fa (il terremoto più grave, per intensità, dai tempi di quello del 1980, in Irpinia).
In aggiunta a ciò, l'Abi ha poi ricordato come sia tuttora in corso, attraverso le azioni della Fondazione Prosolidar, la raccolta fondi a supporto delle popolazioni che sono state colpite dal terremoto. Attivata insieme alle segreterie nazionali delle Organizzazioni sindacali di categoria dei bancari (Fabi, First/Cisl, Fisac/Cgil, Sinfub, Ugl/Credito, Uilca e Unisin), la Fondazione ha già deciso di devolvere tutta la disponibilità del Fondo per le emergenze (circa 100 mila euro) a favore dell'emergenza in corso. Un'iniziativa che pertanto si aggiunge a quella già ricordata, legata alla sensibilizzazione dei propri associati ad adottare, per i cittadini e le imprese già presenti nel territorio colpito, le sospensioni delle rate dei finanziamenti ipotecari.
Passi in avanti verso le popolazioni colpite anche da parte di Poste Italiane, che ha reso noto di aver stabilito, per i residenti nelle aree colpite dal sisma, e in accordo con gli istituti di credito partner, "la sospensione immediata del pagamento delle rate dei mutui e dei prestiti in corso su esplicita richiesta degli interessati". Poste comunica inoltre che verranno contestualmente bloccate le attività di recupero dei crediti e di sollecito dei pagamenti indirizzati a quelle persone che vivono nei centri terremotati. La sospensione è comunque unicamente in vigore per i pagamenti futuri, intendendo per tali quelli che non sono stati ancora addebitati sul proprio conto corrente.
In relazione a questi decreti nazionali, nel caso la banca abbia inviato l'avviso di pagamento delle rate sospese, dovrà comunicare al cliente la sospensione del provvedimento, alla luce delle nuove disposizioni normative.
Inoltre, nel caso in cui la banca abbia già riscosso la somma delle rate sospese dovrà procedere tempestivamente al loro riaccredito.