Mutui dipendenti pubblici: INPS o ex- INPDAP - aggiornamenti 2023

Siamo solo ai primi giorni del 2023 e già abbiamo visto più di qualche aumento delle spese: carburante, assicurazioni, autostrade. Non fanno  eccezione i mutui che, con i loro tassi, hanno aumentato in maniera consistente la rata di chi ha un mutuo a tasso variabile. Esistono però delle valide alternative per chi lavora nel pubblico: si tratta dei mutui per dipendenti pubblici che vengono erogati con tassi minori rispetto a quelli sul mercato. I mutui per dipendenti pubblici un tempo veniva erogato dall’INPDAP (Istituto Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica), per questo venivano chiamati Mutui INPDAP, dal 1° gennaio 2012, l’INPDAP è stata assorbita dall’INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale), per questo motivo il prodotto viene anche chiamato mutuo INPS o ex-INPDAP. 

A chi è rivolto il mutuo dipendenti pubblici?

Quando parliamo di dipendenti pubblici, intendiamo tutti coloro che sono dipendenti statali, quindi insegnanti di scuole pubbliche, medici ospedalieri, poliziotti, carabinieri, vigili del fuoco, infermieri, e tutte le altre professioni impiegate presso le Pubbliche Amministrazioni. I mutui dipendenti pubblici sono rivolti appunto ai dipendenti pubblici con contratto di lavoro a tempo indeterminato o ai pensionati statali iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali da almeno tre anni. Considerato che il mutuo dipendenti pubblici è rivolto anche ai pensionati è necessario sottolineare che nel caso in cui il richiedente abbia compiuto i 65 anni di età, la durata massima del mutuo concedibile è di 15 anni.

In cosa consiste il mutuo dipendenti pubblici?

Il mutuo rivolto ai dipendenti pubblici è un finanziamento agevolato utile a:

  • l’acquisto, la costruzione o l’ampliamento di un immobile con importo massimo pari a 300.000€;
  • la manutenzione o la ristrutturazione di un immobile già in possesso del richiedente con importo massimo erogabile di 150.000€
  • l’acquisto o la costruzione di un box o posto auto di pertinenza della prima casa con importo massimo di 75.000€;
  • iscrizione o frequenza di corsi di studio universitari, post-lauream o Master, conservatori di musica e Accademia delle Belle Arti o Istituti di formazione professionali per se stessi o per i componenti del nucleo familiare per un importo massimo di 100.000€;
  • surroga o portabilità di un mutuo presso un’altra banca (surroga mutuo inpdap). 

L’importo massimo che un dipendente pubblico può richiedere per l’acquisto o la costruzione di un immobile attraverso il Mutuo INPS (ex-INPDAP) è di 300.000€, con una durata che varia dai 10 ai 30 anni, con tasso fisso o variabile. Sicuramente i tassi dei mutui per i dipendenti pubblici sono tassi agevolati poiché è lo Stato a rivestire la funzione di datore di lavoro, fornendo una maggiore garanzia rispetto ad un dipendente privato. il Loan To Value può arrivare a coprire fino all’80% del valore dell’immobile, proprio come i mutui tradizionali. Sul sito dell’INPS è possibile eseguire delle simulazioni mutuo INPS dipendenti pubblici, il sito fornirà un prospetto del piano di ammortamento del mutuo per il dipendente pubblico al fine di poter valutare l’importo della rata messo a rapporto con il proprio stipendio o la propria pensione, il TAN ed il TAEG calcolando anche le spese di amministrazione, gli interessi, i costi di perizia, di iscrizione ipotecaria e le spese notarili, tutte a carico del dipendente pubblico. Per sostenere le spese aggiuntive è possibile aggiungere agli importi massimi del finanziamento un ulteriore importo fino ad un massimo di 6.000€ a patto che l’importo massimo erogabile non superi il 100% del valore dell’immobile né il prezzo di acquisto dichiarato nell’atto di compravendita.

Un’ulteriore limite imposto dal regolamento dei mutui inpdap è che le rate di rimborso del mutuo, compresi gli interessi, non possono eccedere la metà del reddito netto del nucleo familiare al netto delle imposte e desumibile dall’ultima dichiarazione fiscale presentata al momento della domanda. Il mutuatario inoltre ha l’obbligo di assicurare l’immobile con una polizza incendio e scoppio per tutta la durata del mutuo.

Tassi di interesse dei mutui per dipendenti pubblici

Come anticipato, sui mutui INPS è possibile scegliere tra tasso fisso e variabile; nel caso si opti per un tasso variabile, il calcolo della simulazione del piano di ammortamento verrà eseguito sulla base del tasso vigente calcolando dalla somma di spread, tasso Euribor a 3 mesi; nel caso invece si opti per un mutuo dipendenti pubblici a tasso fisso, il calcolo verrà effettuato attraverso il TAN in funzione della percentuale del LTV, in base a delle tabelle fornite direttamente dal sito INPS, per trovare quelle aggiornate del 2023 vai al nostro articolo “Aggiornamenti tassi mutui Inpdap”. Per comprendere meglio quale tipologia di tasso si adatta meglio alle proprie esigenze è possibile eseguire delle simulazioni direttamente online inserendo le informazioni richieste utili ai fini del calcolo. Il prospetto che verrà fornito ha una funzione meramente informativa e non è, in alcun caso, vincolante per nessuna delle due parti. 

Il rimborso viene effettuato con metodo “alla francese con rate mensili costanti ed il pagamento avviene tramite l’utilizzo dei canali PagoPa o con addebito diretto sul proprio conto. Ricordiamo inoltre che è possibile cambiare il mutuo da tasso variabile a fisso o viceversa un’unica volta e solo dopo esser trascorsi due anni dalla stipula del mutuo.

Requisiti necessari per il mutuo dipendenti pubblici

Come precedentemente detto, i richiedenti devono essere dipendenti pubblici con contratto a tempo indeterminato o pensionati e iscritti da almeno 3 anni alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali. Oltre questi requisiti principali, il dipendente pubblico dovrà rispettare un’altra serie di requisiti per poter accedere al mutuo inps con tassi agevolati; vediamo quali sono.

  • il richiedente o i componenti del nucleo familiare siano proprietari di abitazioni ricevute per donazione inter vivos o per successione mortis causa, purché le stesse non risultino fruibili in quanto già gravate da diritti reali di godimento (usufrutto, uso, abitazione) da almeno cinque anni;
  • il richiedente o i componenti del nucleo familiare siano proprietari di abitazioni in misura pari o inferiore al 50% di ciascuna di esse, anche se non gravate da diritti reali di godimento;
  • il richiedente, ancorché proprietario di un'abitazione, ne sia rimasto privo a seguito di provvedimento giudiziale di separazione e di assegnazione nella disponibilità dell'altro coniuge e/o dei componenti del nucleo familiare (tali circostanze devono essere documentate mediante copia conforme del provvedimento giudiziale);
  • l'inagibilità dell'abitazione di proprietà del richiedente sia attestata dall'autorità competente, a seguito di eventi imprevedibili dipendenti da calamità naturali;
  • il richiedente sia comproprietario di un'abitazione con soggetti estranei al proprio nucleo familiare, per rilevare le quote altrui, al fine di conseguire la titolarità piena ed esclusiva dell'immobile adibito o da adibire a casa di prima abitazione (in tal caso, il mutuo è concesso esclusivamente per l'acquisto delle quote residue).

Il mutuo dipendenti statali non può essere concesso nei seguenti casi:

  • se sono pendenti procedure di sovra indebitamento;
  • in esecuzione di accordi o piani del consumatore a carico del richiedente o dei componenti del nucleo familiare.

Quando e come fare la domanda di mutuo dipendenti pubblici?

È possibile presentare la domanda ogni anno dal 15 gennaio al 15 dicembre, che vengono ammesse in ordine cronologico da protocollo; nel caso in cui le domande di mutuo superino il budget stanziato , l’Ufficio Provinciale e Territoriale stabilisce una graduatoria mensile per la concessione. Per richiedere il mutuo Inps  bisognerà presentare la domanda di concessione compilata per via telematica direttamente dal portale Inps. Il tempo di lavorazione della domanda e responso è fissato a 75 giorni e l’erogazione deve essere concessa entro 120 giorni dalla presentazione della domanda.

Sul portale Inps viene poi fornita una lista dei documenti da allegare alla domanda di mutuo per i dipendenti pubblici, puoi consultare la lista qui la quale ti fornirà i documenti necessari alla richiesta in base alla finalità del mutuo.

FONTE: www.inps.it