Se i primi segnali del 2017 dovessero trovare pronta conferma nei prossimi mesi, il 2017 andrà in porto con tassi di interesse in crescita per quanto concerne le operazioni di mutuo casa, e questo nonostante l’impressione che, almeno in area euro, il costo del denaro rimarrà molto basso ancora a lungo. Per comprendere quali possano essere questi segnali, sia sufficiente dare uno sguardo alle politiche operative intraprese da uno dei big del credito italiano ed europeo, Intesa Sanpaolo, che – secondo quanto registrato dal quotidiano La Stampa – avrebbe scelto di rincarare i tassi di circa 50-60 punti base.
Se l’applicazione dei nuovi tassi troverà effettivamente conferma, si tradurrà in un incremento di circa 30-40 euro in più sulla rata da pagare ogni mese (la cifra del concreto rincaro dipenderà naturalmente dall’ammontare del mutuo richiesto). In ogni caso, il tasso finito dell’istituto di credito subirà un cambiamento, passando all’1,10 – 2,10 per cento, a seconda delle durate, mentre quello variabile salirà allo 0,70 – 1,40 per cento, sempre a seconda delle durate. Per quanto intuibile, la novità dei rincari riguarderà esclusivamente i nuovi mutui sottoscritti a partire da questo mese, e non toccherà i prestiti in essere o le pratiche che sono in via di formalizzazione.
È altrettanto intuibile che un simile rincaro non è particolarmente esoso e non dovrebbe minare alla base la convenienza di un’operazione immobiliare. Tuttavia, è un segnale molto importante, anche perché Intesa Sanpaolo, come negli scorsi anni già avvenuto, si è resa più volte apripista di alcune novità che poi hanno riguardato rapidamente anche gli altri istituti di credito.
Su quali siano le motivazioni che hanno indotto una simile scelta, arriva sullo stesso quotidiano l’intervento di Andrea Lecce, responsabile Direzione Marketing della banca, che ricorda che “dobbiamo affrontare i costi più alti che ci vengono applicati per accedere al mercato dei capitali dopo il rialzo dello spread Btp/Bund che è arrivato a quota 160 punti dai 100 di inizio anno. Per alcuni mesi abbiamo mantenuto invariate le nostre condizioni ma da gennaio siamo costretti a traslare sui nuovi mutui questi extra-costi. Il mercato, se vorrà sopravvivere, dovrà fare la stessa mossa”. Non sono infine escluse altre revisioni verso l’alto entro la fine del 2017, con una decisione che sarà assunta sulla base del cambiamento dei tassi monetari.