Da un lato la fiducia positiva riacquistata dagli italiani dopo la fine del lockdown, dall’altro la crisi vissuta durante la pandemia del coronavirus non ha scalfito il mercato immobiliare: queste le due possibili spiegazioni riguardo la crescita della domanda dei mutui.
Andamento mutui 2020 in crescita? Si, di una bella percentuale!
Stando al confronto con i dati del mese di giugno 2019 del bollettino Bussola Mutui del II trimestre - realizzati da mutuisupermarket.it e dalla centrale rischi Crif- l'Italia, rispetto all’anno passato, ha visto un picco nella crescita della domanda dei mutui del 13,3%. Dato in ripresa positiva vista la dura frenata a causa delle misure di prevenzione per contenere la diffusione del Covid-19 che hanno inciso negativamente sulla richiesta dei mutui da privati e famiglie nei dati di marzo.
I prezzi degli immobili non scendono: ecco perché
Parallelamente sembrano non abbassarsi i prezzi del mercato immobiliare che è rimasto stabile nonostante la quarantena e la crisi. Il prezzo del mattone è quindi rimasto invariato.
I dati sono ricavati dal valore del mutuo ipotecario garanzia dell’andamento del prezzo al metro quadro degli immobili residenziali: si vede registrare nel secondo trimestre una crescita del +6%, da aggiungere alla crescita avvenuta nel primo trimestre tra gennaio e marzo del +1,9%.
Non ci dobbiamo dimenticare che il surroga non viene scalfito. Anzi molti cittadini si sono adattati alle nuove misure di svolgimento delle attività che, a causa dei lunghi tempi di elaborazione degli appuntamenti con i vari operatori, si sono principalmente spostate online. Ben due terzi delle operazioni vengono concluse tramite il web, scenario che si sta verificando anche nei finanziamenti relativi all’acquisto del tasso fisso.
Il tasso fisso è ai suoi minimi storici, tanto che gli istituti di credito stanno incentivando la scelta del fisso. Stando ai dati, si presuppone che sottoscrivendo un muto di venti anni di 140.000 euro per un immobile da 220,000 mila euro, i migliori margini per i mutui a taso fisso sono i una media dello 0,3%, più bassi rispetto a quelli variabili che si aggirano attorno ad una media del 0,8%.
Proprio grazie al canale online possiamo osservare le dinamiche di domanda relative ai mutui con finalità surroga: nel corso quarto trimestre del 2019 il totale ammonta al 60% del totale dei mutui surroga erogati; nel 2020 passiamo ad una crescita del 68% nel primo trimestre e del 66 percento nel secondo trimestre.
Compravendite immobiliari: le previsioni del 2020 in calo del 20%
Stefano Rossini, amministratore e fondatore di MutuiSupermarket.it, sostiene che tra numeri raccolti dal report di Bussole Mutui, emergono anche i primi dati conseguenti agli effetti causati della pandemia e delle misure di lockdown che il Governo a messo in atto dal nove marzo scorso. Dichiara che “Il -15,5% del numero delle compravendite residenziali sul primo trimestre 2020 può essere visto in questo senso come il primo segnale di un brusco rallentamento delle dinamiche positive che avevamo iniziato a osservare fra fine 2019 e inizio 2020”.
A causa della poca richiesta di mutui durante il periodo di totale chiusura da parte delle famiglie e dei privati, si ripercuoterà con delle conseguenze nel settore della compravendita immobiliare e sull’erogazione dei mutui, che come visto per il momento rimane l’ambito più resistente grazie al livello favorevole dei tassi di interesse che sostengono le modalità di surroga e quelli fissi.
La compravendita vede davanti a sé dei tempi più duri a causa dell’attuale periodo economico che oltre a giocare al ribasso vede, soprattutto, cambiare il modello di investimento delle persone. Infatti la crisi ha inciso sul nostro processo di acquisto, rallentando ogni decisione e rendendoci più cauti negli investimenti, che purtroppo si verificano soprattutto quando si parla di comprare una casa.