C’è tempo fino al 30 Settembre per presentare il 730, la dichiarazione dei redditi per i lavoratori dipendenti e i pensionati all’Agenzia delle Entrate che ti permette di richiedere il rimborso degli interessi di alcune spese sostenute, tra cui gli interessi passivi del mutuo.
Se un lavoratore dipendente o un pensionato ha a suo carico un mutuo ipotecario contratto mediante l’acquisto di un immobile adibito ad abitazione principale, gli spetta una detrazione dall’imposta lorda del 19% degli interessi passivi e relativi oneri accessori nei limiti di un importo massimo su cui calcolare la detrazione di 4.000€ l’anno, quindi il rimborso massimo è pari a 760€.
Gli interessi passivi del mutuo sono una spesa aggiuntiva per il debitore, più alti saranno gli interessi e maggiore sarà l’onerosità del mutuo. Infatti la rata mensile del mutuo è composta dalla quota capitale che corrisponde all’importo richiesto e la quota degli interessi passivi del mutuo che, in base all'interesse, possono influire sul totale della rata.
Detrazione interessi passivi mutuo: a chi spetta?
Per poter fruire della detrazione degli interessi passivi del mutuo bisognerà corrispondere ad alcuni requisiti: innanzitutto è necessario che il contribuente corrisponda sia all’intestatario del mutuo che proprietario di casa, e che l’abitazione corrisponda ad abitazione principale. Per abitazione principale si intende che il contribuente o i suoi familiari (coniuge e/o parenti entro il 3° grado ed affini entro il 2° grado) dimorano abitualmente nell’immobile è la dimora è dimostrabile tramite i
registri anagrafici o l’autocertificazione effettuata ai sensi dell’art. 47 del DPR n. 445 del 2000 nella quale si dichiara di abitare in un immobile diverso da quello risultante all’anagrafe del Comune.
La detrazione degli interessi passivi del mutuo sarà possibile solo fin quando questi tre requisiti non vengono meno; fatta eccezione per chi subisce un trasferimento della dimora abituale per motivi di lavoro e per chi viene ricoverato in istituti di ricovero o sanitari: solo in questi due casi sarà possibile usufruire della detrazione degli interessi passivi anche se l’immobile del mutuo non corrisponde ad abitazione principale.
Nel caso dinuda proprietàsarà comunque possibile richiedere la detrazione che invece non spetterà all’usufruttuario.
Nel caso di mutuo cointestato invece, ogni cointestatario può fruire della detrazione unicamente per la propria quota di interessi; nel caso in cui i cointestatari abbiano quote dell’immobile diverse (ad esempio 60% /40%) non potranno richiedere la stessa divisione per gli interessi passivi, che vengono sempre divisi equamente tra le parti( quindi 50% / 50%) .
Se ancora, uno dei coniugi di un mutuo cointestato, fosse a carico dell’altro, quest’ultimo potrà richiedere la fruizione della detrazione di entrambi.
In merito all’importo massimo delle detrazioni su un mutuo cointestato, anche questo deve essere considerato per metà, quindi dato che l’importo massimo è di 4.000€, ognuno dei due cointestatari potranno detrarre su una somma di 2.000€, anche nel caso uno dei due non possa usufruire della detrazione degli interessi passivi poiché non corrisponde ai requisiti principali.
Come si richiede la detrazione degli interessi passivi del mutuo?
Come abbiamo già accennato, la richiesta di fruizione degli interessi passivi del mutuo va fatta attraverso il 730 (dichiarazione dei redditi).
Il quadro E del modello 730 è dedicato al recupero di ciò che è stato speso durante l’anno precedente. Il I riquadro del pannello E è dedicato alle detrazioni di imposta e al rigo E7 bisognerà indicare gli interessi passivi del mutuo contratto.