E’ stato rilevato come ad un anno dalla fine della relazione la percentuale salga fino al 54,7%, per chi si è separato da più di cinque anni scende al 5,4%.
Una volta avvenuto il divorzio, più della metà degli utenti prova a chiedere un nuovo mutuo immobiliare alle banche, in genere, però, la metà riceve una risposta negativa.
Tale indagine è stata posta in essere da Immobiliare.it, attraverso l’Istituto di ricerca Demoskopea, che ha intervistato un campione rappresentativo dei circa 2.700.000 divorziati e separati italiani.
Il 42,2% dei divorziati afferma che la condizione economica è peggiorata dopo la separazione, soprattutto durante il primo anno (45,3%) e l’incapacità di far fronte alle spese di una nuova casa spiegano perché in tale periodo il 57,8% dei separati dichiari di abitare ancora sotto il tetto coniugale.
Per quanto concerne il campione di chi, sia pure separato, vive ancora nella casa matrimoniale sia equamente suddiviso tra uomini (51,5%) e donne (48,5%). Ciò è segno che la crisi costringe molte coppie ad accettare la condizione di separati in casa, nell’attesa di andare a ricerca una soluzione alternativa e, soprattutto, che possa essere sostenuta economicamente.
Generalmente si preferisce affittare un’altra casa (26,6% dei separati da meno di un anno), il 10,9% dei separati torna a vivere con i propri genitori, ancora oggi un’ancora di salvezza per uomini e donne.
I dati sulle condizioni economiche sono stati influenzati dalla provenienza geografica degli intervistati, rivelando alcune differenze importanti fra le varie aree del territorio.
Come rileva il Centro Studi di Immobiliare.it, le case del Centro Italia sono le più costose, e qui i separati si sentono più poveri.
Le condizioni economiche migliori riguardano gli italiani divorziati che vivono al Nord-Ovest del Paese. Tra loro c’è il 34,3% che risente delle conseguenze della separazione sulle sue proprie finanze, ciò succede perché nel Nord Ovest le donne lavoratrici sono maggiori, e dunque c’è maggiore indipendenza, infatti la differenza di salari tra uomini e donne si sente meno. L’indagine calcola, infine, che, per mettere fine alla guerra dei separati, siano necessari cinque anni.
La possibilità di trovare casa per chi si è recentemente divorziato diventa un ostacolo difficile da superare, di conseguenza si cercano soluzioni alternative come l'affitto di un nuovo immobile residenziale se non il ritorno a casa dai propri genitori.
Un'altra valida alternativa sarebbe quella di vendere la casa con mutuo cointestato e dopo il divorzio, riacquistarne due più piccoli con i soldi guadagnati dalla precedente vendita. In un articolo spieghiamo quanto spesso le persone si ritrovano a voler cambiare casa con un mutuo in corso, in cui un paragrafo è riservato proprio al cambiare casa con mutuo cointestato.