La crisi economica generale ha coinvolto anche il settore immobiliare, seppur in maniera più lieve rispetto ad altri ambiti del mercato. Il 2009 aveva registrato un calo nel settore. Qual è stata la reazione nel 2010? Quali sono le possibilità concrete di vendere o acquistare casa? Una recente indagine di settore condotta dall’Ufficio Tecnocasa ha comparato attentamente la tempistica della vendita immobiliare nelle grandi città e nelle rispettive provincie dall’inizio del 2010 ad oggi. I risultati evidenziano una tendenza diversa a seconda delle aree esaminate. Da Gennaio ad Aprile, per quanto riguarda i centri urbani più grandi, si è registrata un’accelerazione media di quattro giorni. Nelle aree meno popolate vendere è diventato invece apparentemente più difficile rispetto all’inizio dell’anno: occorre infatti approssimativamente una settimana in più. Differenze anche da regione a regione: Palermo con 187 giorni, Verona con 181 e Bari con 157 sono in assoluto le città in cui i tempi di vendita sono più lunghi. Tra i comuni dell’hinterland il primato negativo spetta invece alle province di Verona, di Palermo e di Genova. In generale comunque la tendenza è quella di una lieve diminuzione dei tempi. Come prevedibile le vendite sono più rapide nelle grandi città, dove il mercato è più dinamico, il livello occupazionale maggiore. Qui la vendita immobiliare mantiene sempre una certa stabilità: a Firenze bastano 133 giorni per vendere un immobile, a Roma 134, a Bologna 143, a Torino 150 e a Milano 151. Con la crisi i costi degli appartamenti sono calati drasticamente, in questi casi è bene acquistare per poi rivendere quando i prezzi torneranno a salire.