La recente edizione SAIE di Bari, tenutasi nel capoluogo pugliese tra il 7 e il 9 ottobre 2021, è stato il momento opportuno per fare il punto sul Superbonus. In particolare, nel corso della conferenza inaugurare denominata Stati generali del Superbonus 110% e degli altri incentivi fiscali, i presenti hanno discusso su come il nuovo strumento fiscale abbia dato un’importante mano di aiuto al settore immobiliare e a quello edilizio, finalmente in crescita dopo un profondo periodo di recessione.
In primo luogo, notiamo come la fase di espansione del mercato immobiliare sia stabilmente in doppia cifra. I dati ufficiale manifestano infatti come nel primo trimestre 2021, rispetto all’anno pre-Covid 19, il 20291, sia cresciuto del 17,1%. Evidentemente maggiore, ma meno utile sotto il profilo informativo, è la progressione avvenuta rispetto al 2020.
Ad essere trainati sono stati anche gli investimenti in costruzioni, che nel corso del secondo trimestre 2021 sono cresciuti del 54% rispetto allo stesso periodo del 2020, e di un buon + 12,8% rispetto allo stesso periodo del 2019. È ancora l’Ance ad affermare che il trend positivo dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi, culminando poi con un’impennata dei livelli produttivi dell’8,6% alla fine del 2021, trascinata soprattutto dal rimbalzo che è possibile ammirare nel settore delle abitazioni (+ 14%) e dal comparto non residenziale, sia privato (+ 5%) che pubblico (+ 7,7%).
Le buone notizie arrivano anche sul fronte dei lavori pubblici. L’Ance sottolinea come nel corso del mese di luglio 2021 i bandi di gara siano cresciuti sia per quanto riguarda la loro numerosità (+ 3,7%) che per quanto concerne gli importi oggetto di bando (+ 4,2%) rispetto allo stesso mese del 2020.
Il ruolo del Superbonus 110%
È a questo punto che nel discorso può essere facilmente inserito il Superbonus 110%. Gli incentivi statali sono infatti considerati come un punto fondamentale della ripresa del mercato immobiliare e delle costruzioni, tanto che anche il mese di agosto si è confermato in crescita, sia per numero di interventi che per valore economico.
Di fatti, da quando l’iniziativa di agevolazione fiscale è partita, la misura ha totalizzato 37.128 interventi per un totale di circa 5,7 miliardi di euro, di cui oltre 2 miliardi di euro realizzati solamente nei mesi di luglio e agosto, grazie alle semplificazioni che sono state deliberate in sede di esecutivo. La quota relativa agli edifici di tipo condominiale è salita ulteriormente, arrivando al 46,6% del valore totale, contro il 33,3% degli edifici unifamiliari e al 20,4% delle unità immobiliari indipendenti.
La ripartizione dei dati su base regionale
Per quanto poi concerne la distribuzione regionale, al primo posto si piazza saldamente la Lombardia, con un numero di interventi pari a 5.116 unità, per un valore economico di 858 milioni di euro. Al secondo posto troviamo il Veneto con 4.628 interventi e 559 milioni di euro, mentre il Lazio ha un numero di interventi ben minore, pari a 3.704 unità, ma un controvalore economico in linea con quello del Veneto, a 560 milioni di euro.
Giù dal podio troviamo la Toscana, con 3.704 interventi e 398 milioni di euro di controvalore economico, e l’Emilia Romagna, con 2.861 interventi e 464 milioni di euro di valore economico. Al Sud ci sono invece quattro regioni in miglior spolvero, come la Sicilia (2.751 unità per 397 milioni di euro), la Puglia (2.372 unità per 326 milioni di euro), la Campania (2.447 unità per 469 milioni di euro) e la Calabria (1.638 unità per 249 milioni di euro).
La proroga
In questo contesto, naturalmente, è fondamentale rendere operativo e struttura il Superbonus al 110% con una proroga bonus che arrivi almeno fino al 2023.
Considerato infatti che la filiera sta vivendo un momento di dinamico sviluppo dopo un lungo periodo di crisi, il Superbonus rappresenta l’agevolazione fiscale che potrebbe permettere al mercato immobiliare di proseguire in maniera più sostenibile la propria strada di crescita e di rinnovamento del settore.