La crisi del mercato immobiliare ha avuto inizio nel 2007. Sappiamo, però, che nel 2012 il mercato immobiliare ha chiuso con una grande diminuzione delle quotazioni, andando a rappresentare una grande forma di regressione, data la gravità con cui il fenomeno si è verificato nelle città.
I prezzi si sono molto contratti. Proprio per questo, investire nel settore immobiliare sta diventando un affare. Investire nel medio lungo raggio conviene. Se, infatti, effettuiamo una valutazione su quanto sono cresciuti i valori negli ultimi 15 anni, possiamo osservare che dal 1998 ad oggi, a livello nazionale, i prezzi hanno subito una grande rivalutazione, ovvero del 67,8 per cento in termini nominali. Cosa vuol dire? Che acquistando una casa 15 anni fa, vi sarebbe stato un aumento del valore superiore ai 4,5 punti annuali.
Non sono mancate comunque prestazioni positive rispetto alla media. La migliore tenuta del mercato immobiliare nelle grandi città è stata evidente in merito alle quotazioni di Roma e Milano. Queste ultime hanno, infatti, chiuso il 2012 attraverso una crescita nel 2012 pari al 99,5% e all’80,9% rispetto al 1998, andando a raggiungere il picco nel 2007, anno in cui l’incremento delle quotazioni nominali è stato pari al 152,5% per Roma, e al 116,6% per Milano.
La diminuzione dei prezzi, dal 2007 ad oggi è stata pari quasi ad un quarto. La maggiore progressione in negativo ha colpito le seguenti città: (- 33,6%) e a Bologna (- 33,3%). Mentre Milano e Torino sono riuscite ad arginare la perdita del 20%.
Il 2013 è l’anno della stabilizzazione, purtroppo si sta rivelando abbastanza deludente rispetto alle aspettative, per questo si sta attendendo il 2014 per dei cambiamenti in positivo, seppur molto dubbi.
Forse si dovranno aspettare ancora numerosi anni per tornare ai livelli precedenti alla crisi.