Ecco chi è l'investitore tipo del mercato immobiliare: profilo dettagliato

Il mercato immobiliare italiano sta vivendo una lenta ripresa, un segnale positivo dopo anni di difficoltà. Tuttavia, è importante sottolineare che anche nei periodi di maggiore crisi, il settore ha continuato a offrire opportunità redditizie per gli investitori, spesso grazie alla bassa soglia dei prezzi delle proprietà immobiliari acquistate. In effetti, è stato proprio durante la fase più critica che molti investitori professionali, e in alcuni casi anche semi-professionali, hanno sfruttato l’opportunità di acquisire immobili a prezzi relativamente bassi, garantendo margini di guadagno sostanziosi quando il mercato ha cominciato a riprendersi.

Secondo una ricerca condotta dall'Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, gli investitori hanno rappresentato una quota significativa delle transazioni immobiliari in Italia. Negli ultimi anni, infatti, il 16% delle operazioni immobiliari sono state effettuate da investitori, contribuendo in modo decisivo alla ripresa del mercato, pur con una predominanza delle operazioni finalizzate all’acquisto della prima casa.

Crescita delle case vacanze e investimenti immobiliari

Sebbene la maggior parte degli acquisti immobiliari degli ultimi anni abbia riguardato la prima casa (circa il 75% delle transazioni), un fenomeno interessante è il leggero aumento del 7,4% delle compravendite di case vacanze. Questo dato suggerisce che, nonostante la ripresa moderata, ci sia un interesse crescente da parte degli italiani verso l'acquisto di seconde case, specialmente in destinazioni turistiche. Allo stesso modo, il numero delle operazioni di investimento immobiliare ha tenuto positivamente posizione, segnalando che gli investitori continuano a guardare con interesse al mercato, pur in un contesto di incertezze economiche generali.

Questa resistenza del mercato immobiliare in ambito di investimenti suggerisce che, per certi tipi di operazioni, il settore immobiliare italiano può rappresentare ancora una scelta vantaggiosa, con margini di guadagno potenziali legati all’acquisto di immobili a prezzi relativamente contenuti, che possono beneficiare di una futura rivalutazione.

Il profilo dell'investitore tipo

Un elemento interessante emerso dallo studio Tecnocasa riguarda il profilo demografico degli investitori immobiliari in Italia. La maggior parte degli investitori è concentrata nella fascia di età tra 45 e 54 anni, che rappresenta circa un terzo delle operazioni immobiliari, seguita dalla fascia di età 35-44 anni, che si aggiudica il 27,7% del mercato. In totale, quindi, circa il 60% delle transazioni immobiliari vengono effettuate da cittadini italiani tra i 35 e i 54 anni, un dato che suggerisce una popolazione di investitori relativamente matura e con esperienza accumulata nel tempo.

Per quanto riguarda lo status civile, il 70% degli investitori è coniugato, mentre il restante 30% è rappresentato da single, divorziati, separati o vedovi. Questi dati indicano che il mercato degli investimenti immobiliari è ampiamente dominato da famiglie e coppie, ma con una presenza significativa anche di investitori individuali.

Una dimensione interessante è il profilo professionale degli investitori. Il 29,2% delle operazioni è effettuato da imprenditori, dirigenti o liberi professionisti, seguiti dagli impiegati, che rappresentano il 26,5% delle transazioni. I pensionati, invece, sono relativamente pochi, con una quota del 14,8%, il che suggerisce che l'investimento immobiliare è principalmente una prerogativa delle persone in età lavorativa attiva.

Modalità di acquisto: liquidità vs mutuo

Un altro dato interessante riguarda la modalità di acquisto. La maggior parte degli investitori (il 77,3%) ha utilizzato la propria liquidità per l’acquisto dell’immobile, il che suggerisce una disponibilità di risorse personali sufficienti per effettuare transazioni senza ricorrere a finanziamenti esterni. Il 22,7% restante, invece, ha scelto di avvalersi di un mutuo bancario, chiedendo il supporto di un istituto di credito. Questo dato evidenzia una diversificazione delle modalità di finanziamento e indica che gli investitori immobiliari sono, in gran parte, in grado di finanziare autonomamente le proprie operazioni.

Le preferenze immobiliari: bilocali e tricocali

Per quanto riguarda il tipo di immobile acquistato, emerge che la tipologia più diffusa tra gli investitori è il bilocale, che rappresenta il 45,5% delle transazioni. Questo dato è interessante perché dimostra come gli investitori preferiscano immobili di dimensioni contenute, probabilmente per motivi di accessibilità economica o per la possibilità di destinarli a locazioni a lungo termine. I trilocali seguono con una quota del 34,7%, mentre i monolocali sono in calo, passando dal 9% nel 2014 al solo 2% nel 2015. Questo calo potrebbe riflettere un cambiamento nelle strategie di investimento, con una preferenza verso immobili più ampi, ma ancora relativamente accessibili in termini di prezzo.