Il decreto del ministero della giustizia, pubblicato sul numero 101 della Gazzetta Ufficiale, presenta il nuovo piano anti riciclaggio. Nuovi provvedimenti di verifica stanno per essere messi in atto. Emerge in primis un’incentivazione dei controlli delle compravendite immobiliari, dei trasferimenti di beni mobili registrati, dell’istituzione di trust e delle gestioni d’impresa. I punti sui quali si incentrerà la verifica di legalità saranno sostanzialmente tre: clienti, prestazioni e modalità di pagamento. Il provvedimento arriva dopo un confronto, non facile, con gli operatori di settore. Gli interessi contrapposti rendono la situazione abbastanza tesa ma il controllo di legalità resta un bisogno primario e super partes. In ogni caso si parla per il momento di linee guida che non devono ostacolare l’attività dei professionisti che operano in campo immobiliare, nel rispetto delle regole. Non si tratta quindi di indicatori assoluti e rigidi ma resta un margine di azione dipendente dalla conoscenza diretta della situazione che possono avere le categorie. Nella fattispecie di anomalie singolari, vengono fatte rientrare nella lista delle operazioni a rischio anche nuove operazioni prima non previste: è questo il caso dell’eccessiva conoscenza della normativa antiriciclaggio o, al contrario, l’assoluta indifferenza. Ovviamente saranno viste con sospetto operazioni di vendita di beni immobili o mobili registrati per un valore assolutamente non corrispondente a quello di mercato. Grazie alla stesura di una mappa degli indici, ogni caso verrà valutato singolarmente. In caso di accertamento della funzione di antiriciclaggio, oltre alla sanzione amministrativa (che va dall’1% al 40% del valore complessivo dell’operazione), può essere, nelle fattispecie più gravi ed evidenti, prevista una responsabilità penale, quantomeno per favoreggiamento. E' necessaria una certa trasparenza, per questo motivo è bene intensificare gli sforzi per migliorare la situazione attuale.