Assieme alle mille incertezze ed accordi, è giunto il placet del Senato per la norma che combatte l’abusivismo nelle professioni. L’articolo 348 del Codice Penale italiano è stato riscritto e Palazzo Madama ha ben deciso di prevedere un allargamento della discussione al settore immobiliare, andando ben oltre quello sanitario che era il primo obiettivo della modifica.
L’inasprimento delle pene non riguarderà solo medici ed operatori sanitari non iscritti agli albi, bensì, anche gli agenti immobiliari che operano nel campo della mediazione senza possibilità di riconoscere la professionalità mediante iscrizione ai registri delle Camere di Commercio.
La legge, dunque, ha previsto già di punire chi opera abusivamente, ma solo alla terza segnalazione. Questa è la prima modifica da approvare: gli agenti immobiliari abusivi potranno essere puniti già dalla seconda volta in cui operano illegalmente. Quindi è sufficiente che l'esercizio abusivo avvenga una sola volta per far scattare l'applicazione delle sanzioni penali, oltre che naturalmente la restituzione dei proventi della mediazione
Quanti sono gli Intermediari
Secondo le stime gli agenti in esercizio non sono più di 35mila: le compravendite nel residenziale in Italia, nel 2014, sono state 220mila e quelle intermediate sono poco più della metà. secondo questi numeri ogni agente avrebbe concluso in media quattro transazioni ma non è propriamente così infatti bisogna ricordare l'esistenza di una parte importante di abusivi che la norma cerca di contrastare.
Sanzioni pecuniarie e non solo
Intanto anche le multe sono state maggiorate, e non di poco: dalla somma odierna che oscilla da 103 a 516 euro, ora le sanzioni partono dai 10.000 ai 50.000 euro, oltre a restituire le provvigioni che sono state intascate abusivamente.
Ad essere aumentati sono anche i mesi di reclusione, prevista in alcuni casi, che, da un massimo di sei mesi, sono passati a un massimo di 24.
Le Reazioni delle associazioni di categoria
Le reazioni positive si sono registrate su più fronti dopo questa norma. Esulta in particolar modo la Federazione Italiana Mediatori Agenti d'Affari/Confcommercio, che finalmente vedono riconosciuta la piaga dell'abusivismo che incide tantissimo in percentule di transazioni eseguite nel settore, non solo quindi danneggia professionisti, famiglie e consumatori, ma va a sottrarre importi per centinaia di milioni di euro dalle casse dello Stato.
La polemica è partita a gran voce da alcune parti non convinte che la normativa debba ancora passare per la Camera e sia compatibile con la liberalizzazione delle professioni. Se da un lato lo Stato, anche al fine di favorire l’occupazione, ha premuto per liberalizzare e facilitare l’esercizio di alcuni mestieri, dall’altro diventa corretto tutelare a gran voce i cittadini onesti, gli agenti immobiliari che operano correttamente e nel rispetto delle norme, dopo aver ricevuto il giusto ed adeguato riconoscimento della loro professionalità.
La norma intesa ad arginare il fenomeno degli agenti immobiliari abusivi, a circa 3 anni dalla sua entrata in vigore, non ha del tutto risolto il problema. Lo stesso presidente della Fimaa Valerio Angeletti, una delle maggiori associazioni di categoria, ha confermato a Il Sole 24 ore l'esistenza di una fetta improtante di agenti immobiliari operanti in Italia e ancora non iscritti ai registri delle Camere di Commercio. In conclusione, la norma è senza dubbio andata a colmare un vuoto legislativo nel settore ma non ha sortito gli effetti sperati.