Il mercato immobiliare europeo nel 2018 si conferma dinamico e in crescita, sebbene con differenze significative tra i vari Paesi e una situazione non del tutto omogenea tra regioni e tipologie di immobili. Secondo i dati forniti da Scenari Immobiliari, il 2018 ha registrato un fatturato complessivo in crescita di oltre il 10% nei cinque principali mercati europei (Francia, Germania, Spagna, Regno Unito e Italia). Questo aumento segue il progresso già significativo del 6% registrato nel 2017, suggerendo un trend positivo che appare destinato a consolidarsi. Le previsioni per il 2019, infatti, indicano una crescita ulteriore del 7%, seppur a un ritmo leggermente più contenuto, in linea con un consolidamento del mercato.
Andamento e previsioni per il mercato immobiliare europeo
L’incremento del fatturato nel settore immobiliare è attribuibile a una maggiore attività nelle compravendite, alimentata da una crescita economica generale e da tassi di interesse favorevoli che facilitano l'accesso ai mutui. Tuttavia, il 2018 ha anche visto un comportamento più prudente da parte sia delle famiglie che degli investitori, particolarmente in Italia, dove l’incertezza politica e la prudenza verso nuove politiche fiscali ed economiche hanno contribuito a frenare l’entusiasmo. Questo atteggiamento “attendista” ha portato molti potenziali acquirenti e investitori a rimandare operazioni in attesa di un contesto più stabile e prevedibile.
In questo scenario, è importante notare che la crescita del settore immobiliare europeo non è stata uniforme. Mentre in Paesi come Francia e Germania si sono registrati aumenti a doppia cifra della “produzione” immobiliare, rispettivamente del 15% e del 10,5%, Spagna e Regno Unito seguono con tassi di crescita poco inferiori (9,9% e 8,7%). L’Italia, invece, si distingue per una crescita del mercato immobiliare più contenuta, con un incremento stimato intorno al 5,3%, posizionandosi all’ultimo posto tra i principali mercati europei.
Il problema della carenza di immobili di qualità
Un altro fattore che sta influenzando il mercato immobiliare europeo è la carenza di immobili nuovi e di qualità, particolarmente percepita in Italia. Questo fenomeno limita la disponibilità di prodotti immobiliari appetibili, e si traduce in una domanda che spesso supera l’offerta di immobili moderni e funzionali, rendendo le nuove costruzioni un’opportunità di investimento sicura per i futuri sviluppatori. La scarsa offerta di nuove costruzioni rappresenta un fattore che, in alcune aree, contribuisce a tenere i prezzi stabili o in crescita, ma la qualità limitata del parco immobiliare disponibile continua a essere un vincolo per il mercato, specialmente in Italia, dove solo Milano sembra sfuggire a questa tendenza.
Prezzi delle case: differenze tra i principali Paesi europei
Osservando il mercato residenziale, emerge che nel 2018 i prezzi medi delle abitazioni nei principali Paesi europei sono aumentati mediamente del 5%. Tuttavia, l’Italia è rimasta indietro, essendo l’unico dei cinque grandi Paesi a registrare ancora un calo nei valori immobiliari medi, anche se la riduzione dei prezzi sta rallentando progressivamente. Secondo le previsioni, l'anno successivo potrebbe segnare l’arresto definitivo della discesa delle quotazioni in Italia, con una possibile stabilizzazione dei prezzi.
Al contrario, altri Paesi europei hanno registrato aumenti consistenti nei prezzi del settore residenziale, trainati dall’alta domanda e dal buon andamento economico. In particolare, città come Parigi e Berlino hanno visto aumenti significativi nei valori immobiliari. In Francia, ad esempio, i prezzi sono cresciuti in media di oltre il 5%, grazie a una domanda interna vivace e a investimenti stranieri in città di richiamo come Parigi. Anche la Germania ha visto aumenti rilevanti, con Berlino, Amburgo e Monaco come città particolarmente ricercate sia per l’acquisto residenziale sia per l’investimento a lungo termine.
Il mercato immobiliare italiano in ritardo rispetto all’Europa
In Italia, la crescita del mercato immobiliare è stata molto più contenuta rispetto agli altri grandi Paesi europei. La crescita limitata del valore della produzione immobiliare e la stagnazione dei prezzi medi riflettono il ritardo del mercato italiano rispetto ai suoi vicini europei. Milano si conferma l’unica città italiana in grado di competere con le grandi capitali europee in termini di attrattività e dinamismo del mercato immobiliare, con una domanda sostenuta e prezzi in crescita. Nel resto del Paese, tuttavia, il mercato appare ancora appesantito da una debole crescita della domanda e da un’offerta limitata di nuovi immobili di qualità.
Un altro elemento che limita la ripresa del mercato immobiliare italiano è il peso della burocrazia e l’incertezza fiscale, che continuano a rappresentare un deterrente per gli investitori, specialmente quelli stranieri. Le politiche fiscali incerte e un quadro normativo talvolta complesso rendono il mercato italiano meno attrattivo rispetto ad altri mercati europei, come quello spagnolo o francese, dove le normative sono percepite come più stabili e favorevoli agli investimenti.
Andamento del mercato immobiliare globale: il caso degli Stati Uniti
Nel confronto internazionale, anche gli Stati Uniti hanno dimostrato una crescita sostenuta del mercato immobiliare. Con un aumento del fatturato del 12,1% nel 2019 e una previsione di rialzo dei prezzi del comparto residenziale del 6,8%, il mercato immobiliare statunitense si conferma in piena espansione. La solida crescita economica e la fiducia dei consumatori hanno alimentato una forte domanda di abitazioni, mentre il tasso di disoccupazione basso e le politiche di incentivazione fiscale hanno sostenuto il potere di acquisto dei potenziali acquirenti. Questo ha reso il mercato immobiliare USA un terreno fertile sia per gli acquirenti domestici sia per gli investitori internazionali.
Prospettive future per il mercato immobiliare europeo
Guardando al futuro, il mercato immobiliare europeo potrebbe proseguire la sua crescita, seppur a ritmi più moderati rispetto agli ultimi anni. I principali fattori che potrebbero influenzare questa crescita includono la politica economica europea, la stabilità economica globale e l'andamento dei tassi di interesse, che rimangono ancora bassi. Tuttavia, in caso di un eventuale rialzo, potrebbero frenare la domanda immobiliare. In questo contesto, la domanda di abitazioni potrebbe subire cambiamenti significativi a seconda delle evoluzioni demografiche, delle politiche governative e dell’attrattività delle città europee, che continuano a essere poli di attrazione per giovani lavoratori e professionisti qualificati.