Le notizie che negli ultimi giorni vedevano il mercato immobiliare cinese soggetto ad una bolla speculativa, senza ormai più alcun controllo, vengono smentite dai report di due importanti banche di settore, ING e UBS, che ribadiscono una certa tranquillità nei confronti del mercato immobiliare abitativo cinese e non prevedono quindi, nel lungo periodo, la possibilità di speculazioni che possano portare alla formazione di una bolla. I motivi, come spiegano le due società, sono dovuti sia alla forte crescita economica della Cina, sia al processo di urbanizzazione che sta comportando un aumento della richiesta di complessi abitativi nelle zone più popolate della nazione; la previsione, dunque, è che il valore delle proprietà immobiliari tenderà a salire nel lungo periodo, e ancora per diverso tempo. I dati ufficiali forniti dagli istituti cinesi presentano un quadro piuttosto chiaro riguardo l’ aumento dei prezzi: infatti la crescita sarebbe stata pari al 12,4% nel mese di Maggio e al 12,8% nel mese di Aprile, il dato più alto da quando è cominciato il fenomeno immobiliare cinese, nel 2005. Per quanto riguarda lo sviluppo della produttività interna lorda del più grande e popoloso Paese del mondo, invece, è previsto un incremento in doppia cifra, visto l’ incredibile e ottimistico 11,9% fatto registrare nei primi tre mesi dell’ anno. Con questi numeri la Cina dimostra che sta procedendo ad un ritmo record negli ultimi anni, frutto di una politica, adottata al livello locale, che ha portato ad investire oltre 500 miliardi di dollari per stimolare il mercato immobiliare. Conosciamo molto bene il significato di bolla speculativa, in particolare la bolla immobiliare statunitense, che ha causato notevoli problemi economici.