Una recente indagine del Censis (Centro Studi Investimenti Sociali) sulle famiglie italiane ha rilevato un livello alto di fiducia dei piccoli medio investitori sul mercato immobiliare. Il mattone continua ad essere quindi considerato un investimento valido e relativamente sicuro dai risparmiatori italiani. La gente preferisce acquistare case piuttosto che depositare denaro in banca: questo malgrado il recente rallentamento delle compravendite di abitazioni giunte appena a 609 mila case vendute nel 2009. Il 22,7% degli italiani è di questo avviso mentre il 21,8% preferisce mantenere i contanti liquidi sul conto corrente e appena l'8,5% opta per l’ acquisto di azioni e di quote di fondi di investimento. Su queste premesse il Censis formula un pronostico positivo per la chiusura dell’anno in corso: secondo le stime a Dicembre del 2010 saranno circa 630 mila le case vendute. Secondo i dati raccolti dall’istituto di ricerca il freno fondamentale per gli italiani sono i soldi: il 39,7% degli intervistati avrebbe fiducia ad investire nel mattone ma non ha i fondi per farlo. Tra i potenziali acquirenti immobiliari l’impressione diffusa è che i prezzi delle abitazioni non sono calati nonostante la crisi e in alcuni casi sono addirittura aumentati. Giuseppe Roma, direttore del Censis, evidenzia questo punto sollecitando il Governo ad una tassazione più equa per agevolare le compravendite immobiliari. A riprova di quanto sostenuto viene riferito un dato emblematico: molti italiani decidono di comprare in Francia monolocali di 20 o 30 mq che rendono più del 5 %.
Vendere e comprare può essere una buona opportunità di guadagno, l'importante è scegliere il momento giusto