Secondo Paolo Righi, presidente della FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali), il mercato immobiliare deve essere il motore della ripresa economica italiana. Durante una recente intervista rilasciata a Italpress, Righi ha sottolineato come sia necessario un intervento deciso per sostenere un settore che, dal 2008, ha subito perdite ingenti in termini di posti di lavoro e attività economica.
Un settore cruciale per la ripresa economica
Righi ha elogiato l'annuncio del premier Matteo Renzi sulla riduzione del carico fiscale per i cittadini, ma ha evidenziato che il vero focus per la ripartenza deve essere sull’immobiliare. Ha dichiarato:
"Bisogna favorire l'affitto, quindi l'investimento immobiliare ai fini locativi, e abbassare le tasse. Il settore immobiliare ha perso circa 100.000 posti di lavoro nella filiera dal 2008, ed è necessario ripartire da qui per rilanciare il Paese."
Righi ha inoltre suggerito di guardare agli esempi degli Stati Uniti e della Cina, dove il settore immobiliare è stato il fulcro delle strategie di rilancio economico.
La necessità di una politica fiscale più equa
Uno dei temi centrali affrontati dal presidente FIAIP riguarda il carico fiscale che grava sul settore immobiliare italiano. Nonostante i provvedimenti del governo Renzi, come l’eliminazione o la riduzione di TASI e IMU per chi affitta con canoni agevolati, Righi ritiene che l’impatto positivo di queste misure sia ancora limitato:
- Costo delle tasse immobiliari: Dal governo Monti in poi, le imposte locali e nazionali sono aumentate, passando da circa 9,5 miliardi di euro a quasi 30 miliardi.
- Necessità di una cura fiscale shock: Righi propone una revisione delle rendite catastali e una riduzione della pressione fiscale, suggerendo che si debbano eliminare almeno 10 miliardi dal carico attuale, per riportarlo vicino ai livelli pre-crisi.
Secondo Righi, una fiscalità più equa è essenziale per incentivare gli investimenti nel settore e far ripartire il ciclo economico legato all’immobiliare, da sempre un volano per l’economia nazionale.
Le critiche alle politiche economiche del passato
Righi non ha risparmiato critiche ai governi precedenti, affermando che gli interventi volti a rilanciare l’economia non hanno prodotto i risultati sperati, soprattutto a causa delle delocalizzazioni aziendali. Ha sottolineato come il settore immobiliare sia uno dei pochi ambiti anticiclici, in grado di far ripartire l’economia in modo sostenibile e duraturo, grazie alla sua capacità di creare valore sul territorio e generare occupazione.
I segnali positivi e le sfide future
Nonostante le difficoltà, Righi ha riconosciuto alcuni segnali positivi registrati negli ultimi mesi, grazie ai provvedimenti governativi e a un timido recupero della fiducia nel mercato. Tuttavia, il presidente FIAIP invita alla prudenza:
"I primi segnali di ripresa sono incoraggianti, ma le previsioni per il futuro restano incerte."
Tra le principali sfide da affrontare ci sono:
- Rilancio della domanda immobiliare: Incentivi mirati per gli investitori e agevolazioni per chi cerca una prima casa.
- Accesso al credito: Migliorare le condizioni per l'erogazione dei mutui, soprattutto per i giovani e le famiglie.
- Regolamentazione del mercato degli affitti: Favorire l’affitto con formule innovative e garantire maggiore sicurezza per locatori e locatari.