Il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, ha consegnato al viceministro alle Infrastrutture, Vincenzo De Luca, 10 proposte in tema di semplificazione, uso del patrimonio edilizio, snellimento amministrativo in materia di urbanistica, edilizia e ambiente. Le proposte presentate dal Cnappc, riprendendole dal medesimo programma, sono: superamento del vecchio Piano regolatore in favore del Piano di gestione del territorio e degli 8 mila regolamenti edilizi; istituire le Agenzie di semplificazione degli architetti per aiutare i professionisti a verificare i progetti e la compatibilità normativa; annullamento e riduzione degli oneri sulle attività di riuso di edifici, non vincolati, che vengano radicalmente recuperati o sostituiti; liberalizzazione delle destinazioni d'uso contestualmente alla decisione di mettere il patrimonio pubblico sul mercato; partecipazione obbligatoria alle conferenze di servizi di tutti i soggetti e enti pubblici, comprese le Soprintendenze; impegno per una maggiore certezza del diritto, attraverso la pubblicità dei progetti e con date certe per obiettare; pubblicazione di Linee Guida nazionali antincendio da parte del Ministero degli Interni, per evitare interpretazioni di un singolo funzionario da città a città.
Tali proposte mirano a realizzare una strategia di Rigenerazione Urbana Sostenibile, che vada a ridurre il consumo del suolo e migliorare il riuso di ciò che già esiste, andando a risparmiare energia e aumentando il comfort abitativo.
Cosa si vuole fare, dunque, nell’ottica della semplificazione? Si vogliono accelerare i programmi, aggiornando gli strumenti e investendo nella progettazione e realizzazione urbana.
Bisogna cercare di tutelare l’edilizia e il territorio, uscendo dal problema dell’abusivismo edilizio. In ciò sta l’incapacità delle norme finora prodotte. Bisogna promuovere la qualità del territorio, l’attenzione e la cura degli spazi pubblici e monumenti, andando ad impedire qualsiasi progetto realizzabile.
Il labirinto di regolamenti ha seppellito le norme innovative, che sono state nascoste dalla sovra regolamentazione. In questo modo si è impedito alla buona architettura di allontanare gli investitori e di creare condizioni per l’illegalità.
Semplificare è molto importante, non solo in ambito immobiliare.