Istat aggiorna e analizza i dati della crisi immobiliare 2012

Il mercato immobiliare italiano ha vissuto nel 2012 uno dei momenti più critici della sua storia recente, come evidenziato dall’Istat. Il bilancio dell’anno si è chiuso con un significativo calo delle transazioni e un mercato immobiliare in difficoltà in tutte le aree del Paese.

I numeri della crisi

Le convenzioni per il trasferimento di proprietà immobiliare sono state pari a 632.117 unità, registrando un calo del 22,6% rispetto al 2011 e addirittura del 43,2% rispetto al 2006. Questo andamento riflette una contrazione diffusa e costante, sia per gli immobili residenziali sia per quelli a uso economico.

  • Le unità immobiliari a uso abitativo e accessori hanno segnato una flessione del 22,8% rispetto all’anno precedente.
  • Le unità a uso economico hanno subito una diminuzione del 19,7%.

Le Isole sono le aree che hanno sofferto maggiormente, con decrementi molto più pronunciati rispetto ad altre zone del Paese. Anche il Sud ha registrato una forte contrazione, contribuendo a un quadro complessivo decisamente negativo.

La contrazione dei mutui ipotecari

Particolarmente preoccupante è il dato relativo alle convenzioni notarili per il rilascio di mutui con ipoteca immobiliare, che hanno registrato un calo del 54,7% rispetto a sei anni prima. Nel quarto trimestre 2012, il numero totale di convenzioni notarili per il trasferimento di proprietà si è attestato a 174.599 unità.

Anche i mutui, finanziamenti e altre obbligazioni garantite da ipoteca hanno evidenziato una contrazione significativa. Nel quarto trimestre, le flessioni hanno raggiunto il 37,4% rispetto al 2011, un dato che riflette le difficoltà di accesso al credito per famiglie e imprese.

Analisi geografica

Le variazioni tendenziali negative hanno coinvolto tutte le aree del Paese, seppur con intensità differenti:

  • Nord-Est e Centro: cali meno marcati rispetto alla media nazionale.
  • Nord-Ovest, Sud e Isole: decrementi più consistenti, con il Sud particolarmente colpito.

Complessivamente, il 92,2% delle convenzioni notarili riguardano trasferimenti di proprietà di immobili a uso abitativo, il 6,9% a uso economico e lo 0,9% a uso speciale o multiproprietà.

Prospettive future

La crisi immobiliare del 2012 ha lasciato un’impronta profonda sull’economia italiana, influenzando non solo il settore immobiliare ma anche quello creditizio e le dinamiche demografiche ed economiche delle diverse aree del Paese. Una ripresa appare auspicabile, ma sarà necessario un intervento strutturale per sostenere famiglie e imprese, favorendo l’accesso al credito e rilanciando la domanda.