Casa per le vacanze? No un investimento!
La casa al mare o in montagna è diventata, negli ultimi anni di crisi, un investimento focalizzato all’utilizzo come locazione turistica.
Acquistare una seconda casa, è tornato ad essere un trend per molti italiani; questo ha influito e non poco sull’aumento delle compravendite delle seconde case.
Il mercato immobiliare nelle località turistiche è aumentato mostrando una crescita della domanda e delle transazioni. A dirlo è un’analisi dell’Osservatorio Nazionale Immobiliare Turistico della Confcommercio, secondo la quale la crescita sull’acquisto della seconda casa è circa del 20% nel 2017.
http://www.fimaa.it/Domini/Fimaa/FileHtml/Comunicati-doc/Listino%20turistico%202017/Sintesi%20per%20stampa%202017.pdf
“ …. crescita delle compravendite di abitazioni nelle località turistiche. Rispetto al 2015, infatti, nell’ultimo anno le transazioni registrate a livello complessivo sono aumentate del 20,2%: in particolare, le località marine hanno fatto segnare un +19,9%, quelle montane un +23,5% e quelle lacuali un +15,2% ….”
Da rilevare che anche nel 2017 è proseguito il processo di riduzione dei prezzi, che hanno fatto segnare ancora una flessione negativa media del -2,5% rispetto all’anno precedente, a ulteriore conferma della difficoltà dei mercati a raggiungere un nuovo equilibrio.
Negli ultimi anni il concetto di seconda casa è cambiato, non solo a livello fiscale, a causa delle maggiori tassazioni rispetto alle prime case, ma soprattutto a livello economico, con il cambiamento delle abitudini degli italiani e dell’economia immobiliare in generale. Le famiglie sono diverse, perché meno numerose; i figli sono di meno e sono più liberi di scegliere le proprie vacanze, inoltre si viaggia durante l’anno e non solo in periodi di vacanza canonici e con mete lontane, facilmente raggiungibili, dato l’abbassamento dei costi dei trasporti con aereo e crociere piuttosto che con treni alta velocità.
Per questi motivi le seconde di vacanza non sono più considerate per l’utilizzo personale, , ma diventano un investimento per delle vere e proprie locazioni turistiche, anche per periodi brevi. Questa crescita dipende anche dalle esigenze dei vacanzieri di condividere spazi più ampi e comodi: una casa vacanza permette il vantaggio di una maggiore privacy, e soprattutto maggiore libertà e rispetto dei propri ritmi e abitudini anche in vacanza, con l’opportunità di usare la cucina o portare i propri animali domestici o ricever i propri amici e parenti.
Nel complesso si è registrata una crescita del 7% rispetto al 2017 per quanto riguarda l’acquisto di seconde case in località turistiche e una crescita residenziale del 18,8% secondo l’Agenzia delle Entrate.
Quindi, le transazioni, per quanto riguarda l’acquisto di seconde case in località turistiche, sono aumentate del 20,2%, dopo la crescita del 7% del 2016; rispetto ad una crescita complessiva del residenziale del 18,8%; come documentato dall’Agenzia delle Entrate.
Acquistare al mare o in montagna?
La maggior parte degli immobili acquistati con finalità turistiche si trovano in località montane, specialmente nelle destinazioni sciistiche e nelle mete invernali che assicurano la presenza di neve, e hanno registrato una crescita del 23,5%.
In particolare, in cima alle preferenze tra le località turistiche invernali, si trova Courmayeur, favorita dalla vicinanza ai pendii e alla funivia Skyway Monte Bianco sia dall’eleganza delle abitazioni nonché dalle sue attrazioni.
" Santa Margherita Ligure (GE) si conferma ancora una volta in cima alla classifica delle principali località turistiche per quanto riguarda i prezzi massimi di compravendita di appartamenti top o nuovi, con valori pari a 13.600 €/mq. Completano il podio Forte dei Marmi (LU) con 13.100 €/mq e Capri (NA) con 13.000 €/mq. A seguire, si trovano le più rinomate località montane italiane: Madonna di Campiglio (TN), Courmayeur (AO) e Cortina d'Ampezzo (BL) . "