Nel 2016, gli investimenti nel settore immobiliare commerciale europeo hanno registrato un calo significativo, secondo i dati di Real Capital Analytics. Nei primi nove mesi dell’anno, gli investimenti in immobili commerciali sono ammontati a 43,7 miliardi di euro, segnando una diminuzione del 30% rispetto allo stesso periodo del 2015. Questo calo è stato osservato in molti dei principali mercati europei, tra cui il Regno Unito, la Germania e la Francia, ma ha anche dato spazio a mercati emergenti che hanno visto una crescita sostanziale, come Spagna, Polonia, Paesi Bassi e Svezia.
Il calo degli investimenti nel Regno Unito e in altri mercati europei
Più nel dettaglio, i dati evidenziano che il mercato britannico ha subito una contrazione degli investimenti pari al 47%, con un impatto negativo evidente sugli immobili commerciali. La situazione in Germania e Francia non è stata molto diversa, con cali rispettivamente del 35% e del 32%. Questo ha comportato una riduzione del peso del Regno Unito nel totale degli investimenti immobiliari in Europa, che è passato dal 43,5% del primo trimestre del 2015 al 38% nello stesso periodo del 2016.
In particolare, la decisione del Regno Unito di uscire dall'Unione Europea (Brexit) è stata uno degli eventi che ha probabilmente influenzato in modo significativo questi numeri. Sebbene non si possa attribuire tutto il calo al referendum, l'incertezza politica ed economica derivante dalla Brexit ha certamente dissuaso alcuni investitori, che hanno scelto di spostarsi su mercati più stabili o in espansione.
Al contrario, alcuni paesi europei hanno visto un'inversione di tendenza, con un aumento degli investimenti immobiliari. In Polonia, gli investimenti sono aumentati del 20%, nei Paesi Bassi e in Svezia del 9%, e in Spagna del 6%. Questi incrementi sono segno di una diversificazione geografica delle preferenze degli investitori, che ora si orientano anche verso mercati minori e meno saturi, ma con buone prospettive di crescita.
Strategie di diversificazione e multi-asset: la nuova tendenza degli investitori
A seguito delle incertezze politiche e delle sfide economiche, molti investitori hanno adottato strategie di diversificazione sia a livello tipologico che geografico. In particolare, la strategia multi-paese e multi-asset sta guadagnando terreno. Questo modello permette agli investitori di distribuire i rischi e ottimizzare i rendimenti in diversi mercati e tipi di asset, dai centri commerciali agli uffici, fino ai settori industriali.
Gli investitori nordamericani, in particolare, continuano a giocare un ruolo da protagonisti nel mercato immobiliare europeo. Il loro interesse per la diversificazione internazionale ha contribuito all’aumento degli investimenti in paesi al di fuori dei tradizionali mercati europei, con un particolare focus su Paesi come la Polonia, i Paesi Bassi e la Svezia. La possibilità di accedere a mercati con minori costi e rendimenti potenzialmente più elevati rappresenta un attrattiva irresistibile per questi investitori.
Londra: mercato in calo, ma sempre al vertice degli investimenti
Nonostante il calo generale degli investimenti immobiliari in Gran Bretagna, Londra rimane il mercato più rilevante d'Europa. Secondo i dati Nomisma, tra giugno 2015 e giugno 2016, Londra ha visto investimenti per circa 36 miliardi di euro, sebbene si tratti di un significativo calo rispetto agli anni precedenti. Questo trend negativo può essere attribuito in parte all'incertezza politica e alle preoccupazioni legate alla Brexit, che hanno spinto alcuni investitori a riconsiderare le loro scelte, ma Londra mantiene comunque la sua posizione di mercato grazie alla sua centralità economica e alla grande domanda di immobili commerciali, in particolare nel settore degli uffici.
Le proprietà a Londra continuano a rappresentare un investimento sicuro per molti, nonostante le difficoltà politiche, grazie alla solidità delle sue infrastrutture economiche e alla posizione di capitale finanziario globale. La capitale britannica, con il suo forte settore tecnologico e finanziario, continua a essere un punto di riferimento per le aziende internazionali e gli investitori.
Parigi e le città tedesche: segnali di crescita
Parigi, al contrario, ha visto un andamento positivo. Gli investimenti immobiliari nella capitale francese sono cresciuti, raggiungendo circa 23 miliardi di euro, confermandosi come una piazza attraente non solo per gli investitori europei ma anche per quelli internazionali. La stabilità politica e il rafforzamento del mercato commerciale hanno reso Parigi una destinazione privilegiata.
Le maggiori città tedesche, come Berlino, Francoforte e Monaco di Baviera, sono rimaste al centro dell'attenzione degli investitori, con circa 33 miliardi di euro di investimenti in totale. La Germania, con la sua economia stabile e ben sviluppata, ha mantenuto una forte attrattività per gli investimenti immobiliari, particolarmente nei settori residenziale e commerciale.