Il rapporto Censis che interpreta i fenomeni socio-economici più significativi del Paese, è arrivato alla sua 54° edizione proprio nella più grande fase di incertezza che stiamo attualmente vivendo.
Dalla fotografia che ne restituisce il rapporto questa profonda incertezza viene confermata anche negli investimenti immobiliari, ed in particolare a causa delle norme previste per la prevenzione contro la diffusione del contagio del Covid-19, investe il settore degli uffici e quello commerciale.
Mentre come conseguenza dallo stare in casa, aumentano gli investimenti immobiliari nel settore della logistica, che vede in crescita il settore dei magazzini grazie all’uso più assiduo degli e-commerce online.
Conseguentemente, legato all’aumento delle vendite e dell’utilizzo di internet da parte di moltissimi italiani rispetto al periodo prima della pandemia, in crescita è anche il settore immobiliare del data center.
Lo scenario non è quindi roseo, e a risentirne anche se mantiene un certo grado di resilienza, è anche il settore degli investimenti immobiliari residenziali. Stando ai dati del rapporto nel secondo trimestre dell’anno corrente è stato infatti registrato un aumento di prezzi del +3.1% a fronte del trimestre precedente, e vede un +3.4% rispetto allo stesso trimestre nel 2019.
Il calo degli investimenti immobiliari si verifica negli affitti residenziali, che vede un grande stallo per la locazione delle stanze, dei posti letto e delle case. Inevitabile conseguenza delle nuove introduzioni lavorative prese da aziende ed università tramite l’adozione repentina dello smart working e della didattica a distanza.
Lo smart working però rappresenta una doppio peso sulla bilancia, se da un lato ha limitato gli investimenti immobiliari residenziali, dall’lato ha incrementato gli investimenti nel settore commerciale tramite la ricerca di spazi per le attività. Inoltre questo cambiamento era inevitabile e sarebbe accaduto nel giro di pochi anni, il Covid-19 ha solamente accelerato i tempi mettendo in risalto principalmente i limiti che le potenzialità, di una scelta dettata e improvvisa.
Quello che sposta il peso della bilancia sulla crisi degli investimenti immobiliari nelle aree centrali delle città, è anche lo stallo della domanda turistica interna e internazionale. Non solo, ma come anticipato la diffusione degli e-commerce con gli shop online, l’impossibilità organizzativa degli eventi, la didattica a distanza e i problemi di trasporto che non permettono a pieno la distanza di sicurezza, hanno influito drasticamente sugli investimenti immobiliari nelle aree centrali.
Alla luce di questi fatti, si possono già intravedere dei trend per gli investimenti immobiliari del 2021. Vediamoli insieme.
I trend degli investimenti immobiliari 2021
Secondo la Nuveen Real Estate che vanta oltre 80 anni di esperienza negli investimenti immobiliari, vedremo lungo il corso dell’anno prossimo cinque principali trend di investimento nel mercato immobiliare.
Come abbiamo delineato precedentemente, il 2021 vedrà una riduzione degli investimenti immobiliari nel settore tradizionale tra uffici e retail, lasciando manovra ai settori alternativi. In particolare si prevede una grande crescita per gli investimenti in strutture sanitarie: ricerca, studi medici, strutte ricettive per gli anziani.
Il settore residenziale vedrà investimenti in prefabbricati e case monofamiliari in affitto. E prevedibile sarà la crescita degli investimenti immobiliari nel settore del data center e in generale nelle strutture che permettono alti asset tecnologici. Il mercato immobiliare non residenziale, nell’arco dei due anni avvenire, potrà vedere una crescita esponenziale che va oltre il 50%.
1) Banche e liquidità per gli investimenti immobiliari
L’anno che verrà vedrà il sostegno delle banche centrali attraverso flussi di capitale liquido. Si prevedono tassi bassi che consentono l’aumento della liquidità nel settore immobiliare commerciale.
Questo potenziale dovrebbe attirare gli investitori, perché viste le mosse precedenti strategiche internazionali negli USA e nel Regno Unito, i rendimenti immobiliari sono aumentati anche a seguito della crisi finanziaria globale dove le banche hanno rilasciato ingenti somme in liquidità.
Questo capitale stando all’andamento del mercato si concentrerà negli investimenti in logistica, nei settori alternativi e su quelli residenziali.
2) I cambiamenti dei centri urbani e delle periferie
A seguito del lockdown, molte persone hanno ripensato alle loro vite e agli spazi della casa. In molti si stanno spostando dalle metropoli a favore delle periferie in cerca di aree e spazi più grandi e soprattutto verdi. In crescita infatti saranno le unità unifamiliari e le abitazioni prefabbricate. In particolar modo ci sarà una maggiore crescita della richiesta di case con giardino
3) il futuro sarà lo smart working e l’e-commerce
La chiusura generale dei paesi non ha costretto le persone a ripensare solamente alla loro vita, ma anche alle modalità di fare acquisti incrementando l’utilizzo del web e degli e-commerce. Un cambiamento che era già sentito nell’aria ma che ha avuto un’estrema svolta con la pandemia. Gli e-commerce hanno avuto un picco anche nei settori dove ancora non erano così tanto presenti, come quello alimentare e della salute.
Di conseguenza, ci sarà un aumento della richiesta in investimenti immobiliari di spazi logistici e di spazi per lo smart working.
Lo smart working grazie ai livelli avanzati di teconologia, ha permesso un primo assestamento al lavoro da casa, che come detto precedentemente, ha dall’altro lato scalfito gli investimenti negli uffici. Ora si cercano spazi flessibili, uffici non troppo grandi, per integrare il lavoro da remoto nelle politiche aziendali. In questo modo si investirà di più sugli asset tecnologici aziendali.
4) gli asset alternativi saranno quelli più richiesti
Come conseguenza della crisi e della sua ripresa, c’è la rivalutazione degli scenari, modificando e rivendendo quello che non funziona e portando avanti quello che ha resistito.
In questo caso parliamo degli investimenti immobiliari negli asset alternativi come: life science, studi medici, self-storage, le abitazioni unifamiliari, i data center e i ripetitori per la telefonia mobile saranno probabilmente le fonti di questa performance positiva.
5) le influenze del cambiamento climatico
Il settore immobiliare è chiamato a rispondere alle nuove esigenze degli investitori, venendo in contro alle esigenze sostenibili che puntano la loro attenzione all’ambiente e al cambiamento climatico.