Il mercato immobiliare nell'area metropolitana di Venezia ha registrato un andamento positivo, pur con alcune sfumature che riflettono le complessità di una ripresa non uniforme tra il centro storico e la terraferma. Secondo il rapporto annuale del Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l’Edilizia e il Territorio), presentato all’Università Iuav, la domanda di abitazioni nell’area metropolitana mostra segnali di miglioramento, anche se la città di Venezia stessa fatica a mantenere il passo.
Compravendite in calo nel capoluogo, ma in crescita nell'area metropolitana
In dettaglio, nel Comune di Venezia il volume di compravendite di abitazioni è diminuito dell'1,8% rispetto all’anno precedente, evidenziando una difficoltà di recupero rispetto al 2016, anno in cui si era registrato un aumento dell'1,8%. Questo calo si confronta con un dato ancora più negativo rilevato nei comuni di altri capoluoghi di città metropolitane italiane, dove le vendite complessive sono scese mediamente del 2,8%.
Diversamente, l’area della terraferma veneziana ha mostrato un aumento del 2,1% delle compravendite di abitazioni, segnalando una vivacità maggiore rispetto al centro storico e alle isole lagunari. In sintesi, mentre il capoluogo registra un lieve declino (-1,3%), l’intero territorio metropolitano sembra beneficiare di un crescente interesse immobiliare.
Distribuzione degli immobili e valore delle transazioni
Il dossier del Cresme offre una panoramica dettagliata del patrimonio immobiliare dell'area metropolitana, che conta 798.800 unità immobiliari, suddivise in diverse categorie: 466.300 abitazioni, 198.100 box e posti auto, 13.000 uffici, 45.900 locali commerciali, 10.700 produttivi e 64.000 tra magazzini, cantine e soffitte.
Nel 2017, il mercato delle compravendite residenziali ha generato un controvalore di 1.690 milioni di euro, in calo dell'1,5% rispetto all'anno precedente. In controtendenza, il settore degli immobili non residenziali (uffici, commerciali e produttivi) ha prodotto un volume d’affari di 300 milioni di euro, con una crescita del 3,3%. Complessivamente, l’ammontare totale delle transazioni immobiliari nell'area metropolitana è stato di 1.990 milioni di euro, mostrando una lieve flessione del -0,8% rispetto al 2016.
Focus sulle abitazioni vendute e tendenze 2017
Analizzando più nel dettaglio il settore residenziale, le abitazioni vendute nel perimetro del capoluogo veneziano sono state 3.202, in calo rispetto alle 3.243 del 2016 (-1,3%). Nell’intera area metropolitana, il numero di abitazioni vendute ha raggiunto le 7.694 unità, evidenziando una performance in crescita, soprattutto nelle zone della terraferma. Infatti, i dati aggiornati al primo settembre 2017 confermano un volume di compravendite di case pari a 7.539, già superiore ai numeri dell’intero 2016, un segnale che suggerisce una ripresa significativa nel corso dell’anno.
Le prospettive del mercato immobiliare veneziano
La dinamica immobiliare nell’area metropolitana di Venezia è caratterizzata da una forte eterogeneità, con il centro storico che risente ancora delle difficoltà economiche e dell'aumento dei costi di mantenimento e gestione degli immobili, mentre la terraferma mostra segnali di vivacità. Questa distinzione riflette la pressione della domanda sia locale che turistica, con un’attenzione particolare per le case ad uso residenziale nei comuni della terraferma, più accessibili rispetto al costoso centro lagunare.
Con questi trend, le prospettive per il mercato immobiliare di Venezia sono di una ripresa graduale, sostenuta principalmente dalla domanda residenziale della terraferma e da un interesse crescente verso il settore non residenziale. Tuttavia, rimane la sfida della città storica, dove il costo della vita e la gestione complessa degli immobili frenano l’acquisto e limitano le potenzialità di crescita del mercato.