Negli ultimi anni, il mercato immobiliare italiano ha vissuto una lunga fase di difficoltà, con una crisi che ha colpito in particolare il settore residenziale. Tuttavia, è importante monitorare anche l'andamento del comparto non residenziale, in quanto esso gioca un ruolo fondamentale nell'evoluzione dell'intero panorama immobiliare nazionale. In questo articolo, cerchiamo di fare il punto sull'andamento del settore non residenziale, con un focus sugli sviluppi più recenti e sulle previsioni per il futuro.
La ripresa del settore non residenziale
Dopo anni segnati da una crisi che ha paralizzato il mercato immobiliare, con investimenti ridotti al minimo, la ripresa del settore non residenziale è finalmente una realtà. Secondo i più recenti dati di Scenari Immobiliari, elaborati per Casa24Plus, il mercato italiano sta vivendo una fase di rilancio anche nel comparto non residenziale, grazie all'incremento degli investimenti. Questo processo di recupero ha visto il ritorno degli sviluppi immobiliari, tra cui la costruzione e la ristrutturazione di edifici, che promettono di avere un impatto positivo sull'economia immobiliare nazionale.
Investimenti previsti fino al 2020
Le previsioni per i prossimi anni sono altrettanto positive. Scenari Immobiliari stima che, tra il 2017 e il 2020, l'Italia vedrà investimenti per oltre 7 miliardi di euro nel settore dello sviluppo non residenziale. Questo incremento sarà destinato principalmente ai settori direzionale (uffici) e commerciale (retail), con una superficie complessiva di 440 mila mq per gli uffici e 418 mila mq per il retail. Gli investimenti in questi settori sono destinati a crescere notevolmente, con 864 milioni di euro destinati al comparto direzionale e 843 milioni di euro a quello commerciale.
Sviluppo urbano e riqualificazione
Un altro aspetto fondamentale della ripresa è l'attenzione crescente allo sviluppo urbano. Tra i principali progetti di rilancio ci sono i riqualificazioni di intere aree cittadine, in particolare quelle relative agli ex scali ferroviari e ai campus universitari. Si stima che il totale degli investimenti per questo tipo di interventi ammonti a 4,8 miliardi di euro. La riqualificazione di spazi urbani è uno degli aspetti chiave della ripresa del settore, in quanto consente di restituire vita a zone dismesse, modernizzando le infrastrutture e creando nuovi centri economici.
La visione di Alessandro Mazzanti
Tra le dichiarazioni più rilevanti in merito alla ripresa del settore, quelle di Alessandro Mazzanti, a capo di CBRE in Italia, hanno destato particolare attenzione. Mazzanti ha sottolineato l'importanza del consumo di suolo e della difficoltà a demolire vecchi edifici, temi che pongono sfide significative per l'industria immobiliare. Tuttavia, ha anche evidenziato come, per superare queste difficoltà, stiano emergendo progetti di riqualificazione che non solo preservano la facciata degli edifici storici, ma ne riprogettano gli interni, rendendoli più adatti agli standard moderni richiesti dagli investitori internazionali. Esempi di questa nuova tendenza sono i progetti di riqualificazione come quello di Palazzo Broggi e l’ex Palazzo delle Poste a Milano, entrambi emblematici di come l'industria immobiliare italiana stia cercando di conciliare il rispetto per la tradizione con l'innovazione architettonica.
Il futuro del settore non residenziale
Guardando al futuro, il settore non residenziale in Italia appare pronto a un periodo di crescita costante, con un forte impatto sull'occupazione, sull'economia urbana e sulla creazione di nuovi spazi destinati a uffici, retail e altre attività commerciali. Il processo di riqualificazione e la sostenibilità saranno fattori chiave per il successo degli sviluppi immobiliari, poiché gli investitori sono sempre più orientati verso soluzioni che rispettino gli standard ecologici e che possano integrarsi armoniosamente con il contesto urbano.
In conclusione, il settore non residenziale sta vivendo un periodo di grande trasformazione e crescita, e gli investimenti previsti per i prossimi anni testimoniano la fiducia che gli operatori del settore ripongono in questo comparto. Con un incremento degli sviluppi direzionali, commerciali e urbani, l'Italia si prepara a una ripresa solida e duratura, capace di rafforzare ulteriormente il suo ruolo nel mercato immobiliare europeo.