Mercato immobiliare europeo: previsioni positive per il 2018

Nel 2018, le prospettive del mercato immobiliare europeo sembrano essere positive, con un fatturato in continua crescita. Tuttavia, nonostante il miglioramento generale, alcuni elementi devono essere attentamente monitorati, in particolare in Italia, dove le intenzioni di acquisto delle famiglie continuano a diminuire. L’analisi condotta da Scenari Immobiliari nell'European Outlook 2018 offre una panoramica dettagliata delle previsioni per il mercato immobiliare europeo, mettendo in evidenza sia gli aspetti positivi che le sfide in corso.

Crescita del mercato immobiliare europeo

Secondo le stime dell'European Outlook 2018, il fatturato del mercato immobiliare dei cinque principali paesi europei (Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito) ha registrato una crescita del 6% nel 2017, con un ulteriore incremento previsto per il 2018, che dovrebbe arrivare a circa il 9%. Questa crescita è sostenuta da un mix di fattori positivi, tra cui la ripresa economica in corso, l'interesse crescente per gli investimenti immobiliari e l’aumento della domanda residenziale e commerciale.

Le performance del mercato immobiliare in Europa, infatti, sono generalmente favorevoli, con un forte dinamismo che caratterizza le principali capitali e città economiche. In particolare, paesi come la Germania e la Spagna, che hanno visto una rapida ripresa dopo la crisi economica, sono destinati a proseguire la loro crescita, attirando investimenti sia da parte di acquirenti domestici che internazionali.

Il caso italiano: segnali di ripresa, ma a un ritmo lento

Anche in Italia, secondo quanto riportato nell’Outlook di Scenari Immobiliari, il mercato sembra aver superato il periodo più critico. Nonostante ciò, il recupero del mercato immobiliare italiano sta avvenendo in modo più lento rispetto ad altri Paesi europei. Gli analisti stimano che il fatturato del mercato immobiliare italiano crescerà nel 2017 e nel 2018, ma a un ritmo moderato. Il miglioramento, infatti, appare contenuto, con il settore residenziale che non sembra ancora essere tornato ai livelli di espansione pre-crisi.

Una delle problematiche che continua a pesare sul mercato italiano è la crescita economica ancora modesta. Se da un lato l'Italia ha finalmente superato la fase di stagnazione economica, la sua ripresa procede a un passo più lento rispetto ad altri Paesi europei. Il tasso di crescita del PIL italiano è infatti inferiore alla media dell'Unione Europea, un fattore che influisce direttamente sulla capacità di spesa delle famiglie e sugli investimenti immobiliari.

In aggiunta, il mercato italiano è ostacolato da una pressione fiscale relativamente alta, che continua a pesare sugli acquisti immobiliari e sugli investimenti in generale. Le famiglie italiane, inoltre, devono affrontare una disoccupazione ancora troppo elevata, soprattutto tra i giovani, con tassi che sono tra i più alti d'Europa. Questa condizione rende più difficile l'accesso alla casa per molti italiani, e incide negativamente sul numero di famiglie intenzionate ad acquistare un immobile.

Calo dell'intenzione di acquisto tra le famiglie italiane

Un dato particolarmente preoccupante che emerge dall’analisi di Scenari Immobiliari e da un’indagine di Nomisma è il calo dell’intenzione di acquisto delle famiglie italiane. La percentuale di famiglie che si dichiarano interessate ad acquistare una casa è scesa dal 12,2% nel 2012 all’attuale 8,8%, una diminuzione significativa che riflette le difficoltà economiche e sociali in corso. Questo calo è un indicatore del cambiamento di mindset delle famiglie italiane, che preferiscono rimandare l’acquisto di una casa a causa della percezione di incertezze economiche, dell’instabilità del mercato del lavoro e dei tassi di interesse ancora relativamente elevati.

Complessivamente, oggi sono circa 2,2 milioni le famiglie italiane che dichiarano l'intenzione di acquistare una proprietà, ma il dato è in calo rispetto agli anni precedenti. Di queste, 839.000 famiglie (circa il 3,2% del totale) si stanno già muovendo attivamente nel mercato, mentre 1,4 milioni (più del 6% della popolazione) hanno manifestato l'intenzione di comprare un immobile nel breve periodo.

Questi numeri indicano che, sebbene ci sia ancora una domanda significativa di immobili, la propensione ad acquistare è più bassa rispetto agli anni precedenti, e ciò riflette un certo pessimismo tra gli italiani riguardo alla capacità di affrontare un acquisto immobiliare. La difficoltà di accedere a finanziamenti favorevoli e la persistente incertezza economica sono fattori determinanti in questa tendenza.

Sfide e opportunità per il mercato immobiliare italiano

Nonostante il rallentamento nella propensione all’acquisto, il mercato immobiliare italiano continua a essere una risorsa importante per l’economia del Paese. I dati mostrano che le principali città italiane, come Milano, Roma, Firenze e Torino, stanno beneficiando di una domanda crescente, soprattutto nelle zone centrali e per immobili destinati all’affitto turistico. Milano, in particolare, continua a essere un punto di riferimento per gli investimenti immobiliari, grazie alla sua posizione economica strategica e al continuo sviluppo del settore tecnologico e commerciale.

Per quanto riguarda le prospettive future, è probabile che l’Italia impieghi ancora qualche anno per una ripresa definitiva e robusta del suo mercato immobiliare. Il governo e gli operatori del settore potrebbero dover affrontare alcune sfide importanti, come la riforma fiscale, la creazione di incentivi per i giovani acquirenti e il miglioramento delle condizioni di accesso al credito, per stimolare una crescita più rapida e sostenibile nel lungo periodo