Mercato immobiliare Napoli 2016: crescono le compravendite, calano i prezzi

Nel 2016, Napoli ha registrato un incremento significativo nel numero delle compravendite immobiliari, che sono cresciute del 17% rispetto all'anno precedente, segnalando una ripresa dell'interesse per il settore residenziale. Tuttavia, questo aumento delle transazioni non ha comportato un rialzo dei prezzi: al contrario, i valori di vendita sono leggermente calati, pur attenuandosi rispetto agli anni precedenti, con una flessione media dello 0,6%.

Preferenze di acquisto e segmento di mercato più dinamico

Le tipologie immobiliari più richieste a Napoli nel 2016 sono le abitazioni di circa 100 metri quadri, in grado di ospitare una famiglia media e offrire spazi ben distribuiti, mentre le case di pregio sembrano aver subito un rallentamento nelle vendite, restando in una fase di stallo. In particolare, le abitazioni di tre vani con doppi accessori e cucina abitabile, con un valore medio compreso tra i 350.000 e i 400.000 euro, risultano essere quelle più ricercate. D'altro canto, gli immobili più ampi, con cinque o più vani, hanno subito un deprezzamento più marcato, evidenziando un ridotto interesse del mercato per le abitazioni più grandi, probabilmente a causa dei costi di gestione e di acquisto più elevati.

Andamento dei prezzi nelle zone di Napoli

Secondo il listino della Borsa Immobiliare di Napoli del secondo semestre 2016, si rileva una certa stabilità dei prezzi in zone come Porto, Stella, Vomero, Arenella, San Giovanni, Barra, Miano, Soccavo e Bagnoli. Questi quartieri mantengono una buona attrattiva, grazie alla loro posizione strategica o alle infrastrutture ben sviluppate, che ne sostengono il valore immobiliare.

Al contrario, in altre aree della città si registrano cali più significativi nei valori di compravendita e locazione. Ad esempio:

  • San Carlo Arena ha visto una diminuzione del 3,7% nei prezzi di vendita e dell'1,4% in quelli locativi.
  • San Pietro a Patierno ha segnato un calo del 2,9% nelle compravendite e del 4,2% negli affitti.
  • Poggioreale ha subito una flessione del 7% nelle compravendite.
  • Pianura ha mostrato una riduzione del 2,6% nelle vendite e del 6,1% nelle locazioni.

Questi cali potrebbero riflettere problematiche infrastrutturali o una minore domanda in queste aree, che ne limita la capacità di attrarre nuovi acquirenti o affittuari.

Comparazione con le altre città italiane

Analizzando il mercato immobiliare napoletano rispetto alle altre principali città italiane, si nota che Napoli è preceduta in termini di crescita delle compravendite da:

  • Torino (+26,4%)
  • Bologna (+23,7%)
  • Genova (+22,9%)
  • Milano (+21,9%)

Nonostante ciò, Napoli si posiziona comunque meglio di città come Firenze (+16%), Roma (+10,6%) e Palermo (+9,2%), confermando un trend positivo di ripresa delle compravendite residenziali.

Affitti brevi e contratti concordati in aumento

Il 2016 segna una crescita significativa anche per il mercato degli affitti brevi, complice l'interesse turistico crescente per Napoli, che ha portato molti proprietari a destinare le proprie abitazioni a locazioni temporanee e case vacanza. Questo tipo di affitto permette ai locatori di ottenere rendimenti più elevati, specialmente in quartieri con forte affluenza turistica.

In parallelo, cresce anche la domanda di affitti a lungo termine con contratti concordati, incentivati dalla possibilità di accedere alla cedolare secca con un'imposizione fiscale ridotta al 10%. Questo tipo di contratto consente di risparmiare sulla tassazione, attirando sia i proprietari, che ottengono un vantaggio fiscale, sia gli inquilini, che possono beneficiare di canoni generalmente più bassi rispetto ai contratti liberi.