Mercato immobiliare, buoni risultati dall'ultimo studio Gabetti

Lo studio condotto dall’ufficio studi di Gabetti relativo al mercato immobiliare residenziale del 2017 fornisce una panoramica dettagliata dell'andamento del settore nel primo semestre dell'anno, evidenziando segnali positivi e trend di crescita in diverse aree del Paese.

Crescita delle transazioni e tempi di vendita

L'analisi di Gabetti sottolinea che, nel periodo gennaio-giugno 2017, si è consolidata la crescita del mercato immobiliare residenziale. Un aspetto fondamentale di questa ripresa è stato l'incremento del numero di transazioni, che ha segnato un significativo aumento, pari a 267.506 unità, con una crescita del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo dato suggerisce un ritorno dell’interesse per l’acquisto di immobili, soprattutto nelle grandi città e nelle zone meno centrali, dove il mercato ha mostrato segnali di vivacità.

Un altro fattore positivo riguarda la riduzione dei tempi medi di vendita degli immobili. Questo fenomeno è un indicatore di una domanda che cresce più velocemente dell’offerta, riducendo i periodi necessari per concludere le compravendite. Nonostante queste dinamiche favorevoli, i prezzi hanno mostrato solo lievi variazioni, confermando una stabilità relativa del mercato, con fluttuazioni contenute in molte aree.

Variazioni territoriali: crescita generalizzata

A livello territoriale, tutte le macro-aree italiane hanno visto variazioni positive. Il Nord Italia ha registrato un incremento del 6,4%, il Centro ha avuto una crescita del 5,5%, mentre il Sud ha segnato un +5,3%. Questi risultati evidenziano una ripresa omogenea su scala nazionale, con il mercato immobiliare che ha recuperato terreno in molte zone, anche in quelle tradizionalmente più lente, come il Mezzogiorno.

In particolare, i capoluoghi di provincia hanno fatto registrare una variazione media del 5,3%, mentre le città non capoluogo hanno visto una performance ancora migliore, con un incremento del 6,3%. Tra queste, le città del Nord hanno fatto segnare la crescita più forte, con un +7,2% nelle non capoluoghi, seguite da quelle del Centro (+6,7%).

Performance delle grandi città

L'analisi dei maggiori centri urbani italiani mostra una tendenza positiva nelle prime otto città per numero di transazioni, con quasi 50.000 compravendite, un incremento del 7,3% rispetto al 2016. Tra queste, Milano, Firenze, Roma e Napoli sono tra le città con i risultati migliori. In particolare, Milano, che ha visto un aumento del numero di transazioni pari al 8,3%, rappresenta una delle piazze più dinamiche del mercato immobiliare italiano.

Altre città come Palermo e Napoli hanno registrato crescite ancora più accentuate, rispettivamente del 14,6% e del 9,5%, dimostrando una ripresa forte anche in alcune realtà che avevano vissuto periodi di rallentamento. Genova e Firenze hanno visto incrementi simili, mentre Torino e Bologna hanno avuto performance più moderate. Bologna, infatti, ha mostrato una leggera contrazione del mercato, con una variazione negativa dello -0,5%, un segnale che potrebbe essere legato a dinamiche locali specifiche.

Analisi dei prezzi

Sul fronte dei prezzi, il primo semestre del 2017 ha evidenziato una lieve flessione media pari al -0,7%. Tuttavia, alcuni mercati hanno registrato aumenti, seppur modesti. Milano è stato uno dei casi più evidenti, con una crescita dei prezzi dello 0,9%, seguita da Bologna (+0,5%), Napoli (+0,4%) e Firenze (+0,1%). Questi aumenti sono stati principalmente localizzati in alcune zone delle città, specialmente quelle centrali e più richieste.

In sintesi, la fotografia del mercato immobiliare residenziale del 2017 dipinge un settore in ripresa, con un incremento delle transazioni e un abbassamento dei tempi di vendita, anche se i prezzi rimangono relativamente stabili con alcune eccezioni in aree di alta domanda. La crescita non è uniforme, ma è estesa a gran parte del territorio nazionale, con differenze tra grandi città e piccole località.