Il valore degli immobili dello Stato italiano, ovvero il patrimonio immobiliare detenuto dall'amministrazione pubblica, si attesta su una stima complessiva di 283 miliardi di euro. Questo patrimonio copre una superficie di 325 milioni di metri quadrati, con un valore medio stimato di circa 870 euro al metro quadrato. La composizione di questo patrimonio è estremamente diversificata e include uffici, abitazioni, scuole, impianti sportivi, caserme e molti altri edifici destinati a vari utilizzi.
La composizione del patrimonio immobiliare dello stato italiano
Nel dettaglio, il patrimonio immobiliare pubblico si suddivide in diverse categorie:
- Uffici pubblici: 70 miliardi di euro, una parte fondamentale del patrimonio utilizzata direttamente dalla pubblica amministrazione per lo svolgimento delle proprie attività istituzionali.
- Abitazioni e scuole: ammontano a 50 miliardi di euro, comprendendo edifici di edilizia residenziale e istituti scolastici distribuiti su tutto il territorio nazionale.
- Impianti sportivi: stimati oltre 4 miliardi di euro, rappresentano una risorsa significativa per lo sport e il benessere sociale, con strutture che vanno dagli stadi ai centri sportivi e alle palestre.
- Caserme: il valore stimato è di circa 25 miliardi di euro, anche se alcuni di questi edifici hanno un valore attribuito pari a zero, poiché non rientrano direttamente nel modello economico attuale.
La stima e le finalità del dossier del MEF
Questa analisi è stata recentemente pubblicata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) attraverso un dossier dettagliato, basato su un modello economico che fornisce una valutazione patrimoniale complessiva del cosiddetto "mattone pubblico". Va sottolineato che il valore patrimoniale rappresenta una stima di riferimento, diversa dal valore di mercato degli immobili, e non implica quindi un prezzo di dismissione. Dopo due anni di lavoro e con il 70% delle amministrazioni censite, il Ministero dispone oggi di una mappatura accurata del patrimonio statale, una base utile per progetti di valorizzazione futura e per una pianificazione strategica degli asset pubblici.
Immobili non disponibili per la valorizzazione o dismissione
Gran parte del patrimonio immobiliare dello Stato, per un valore complessivo di circa 217 miliardi di euro (pari al 77% del totale), è attualmente destinata all'uso istituzionale e non è dunque disponibile per progetti di valorizzazione o dismissione nel breve e medio termine. Tra questi figurano ministeri, uffici governativi, scuole, ospedali e altri edifici essenziali per il funzionamento della pubblica amministrazione.
Gli immobili non utilizzati o in uso a privati
Un altro aspetto rilevante riguarda il patrimonio immobiliare non direttamente utilizzato dallo Stato, che si suddivide in:
- Immobili concessi a titolo oneroso: per un valore di 14 miliardi di euro, si tratta di edifici utilizzati da soggetti privati, ma con finalità istituzionali.
- Immobili in uso gratuito: stimati in 6 miliardi di euro, sono concessi a enti e organizzazioni per scopi istituzionali, residenziali o commerciali.
- Immobili residenziali e commerciali in affitto a privati: pari a 23 miliardi di euro, destinati principalmente a progetti di edilizia sociale o di sostegno alle politiche abitative.
- Immobili inutilizzati o in ristrutturazione: circa 12 miliardi di euro di edifici non utilizzati, che rappresentano un’opportunità per piani di recupero o valorizzazione, e 3 miliardi di euro in immobili in fase di ristrutturazione.
Potenziale di valorizzazione del ppatrimonio immobiliare dello Stato
Il dossier del MEF mette in evidenza la potenziale rivalutazione di una parte significativa del patrimonio immobiliare statale. La stima attuale, infatti, potrebbe aumentare in futuro, soprattutto per quegli asset che oggi risultano avere un valore economico pari a zero, come alcune caserme. Questi immobili, se adeguatamente ristrutturati e valorizzati, potrebbero rappresentare risorse strategiche per la finanza pubblica, generando nuove entrate attraverso piani di riconversione e riutilizzo per fini commerciali, sociali o residenziali.
Razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio
La valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico è oggi una priorità per il governo, che punta a ottimizzare l'uso di questi beni, riducendo i costi di gestione e potenzialmente generando nuove entrate. Alcuni immobili potrebbero essere oggetto di dismissione, una strategia che permetterebbe di reperire risorse finanziarie senza incidere sul debito pubblico. Altri potrebbero essere convertiti in progetti di housing sociale, strutture per l'innovazione, centri culturali o aree verdi.