Il mercato delle costruzioni in USA sta avendo dei miglioramenti netti. Infatti, c’è stato un aumento dell’8% rispetto al 2012. Non sarà certo una ripresa simile a quella del 2008, l’anno vero e proprio del successo, dice la FMI. Non ci sarà, dunque, un ritorno ai mille miliardi di dollari fino al 2015. In ogni caso, la differenza con l’Europa è evidente.
Quali sarebbero i motivi della crescita? Secondo la FMI la nuova ricchezza proverrebbe da quelle zone ricche di scisto, che stanno osservando la nascita di molte attività in costruzione, nonché richieste di abitazioni e di diverse infrastrutture. L’energia ormai costa molto meno, grazie allo shale gas che ha reso gli USA competitivi sul mercato.
La FMI si è occupata di analizzare i singoli comparti relativi al mercato di istruzioni. Per quanto concerne il settore degli alloggi, a seguito di 3 anni di forte calo, il settore residenziale ha avuto un aumento pari al +25% nel 2012 e il FMI si attende un'altra crescita del 10% per il 2013.
Nel settore dedicato agli uffici, vi è un’inversione di tendenza, che registra una crescita del 5% nel 2012 e un altro aumento del 5% previsto nel 2013.
Il settore sanitario ha, invece, previsto una crescita moderata, con lievi aumenti, ad esempio del 3% nel 2012 e dell’8% nel 2013, per circa 44,2 miliardi di dollari di costruzione per l’anno.
Per gli edifici produttivi si registra un aumento del 17% nel 2012 ed una crescita del 6% nel 2013. Mentre, le costruzioni per il settore dell’energia è cresciuto del 9% nel 2012 e continuerà a crescere tra l'8% e il 9% fino al 2017. Per il settore delle costruzioni commerciali, invece, vi sono buone premesse. Questo è cresciuto dell’8% nel 2012, nel 2013 registra un 7%, e potrebbe raggiungere i 50,3 miliardi dollari entro la fine dell'anno.
In Italia la situazione è un pò peggiore, si spera che ci sia una crescita significativa entro i prossimi anni.