Anche le macchine per costruzioni non sembrano avere prospettive di crescita per il 2013
Stando a quanto sostiene il Monitor Edilizia del Construction Equipment Outlook realizzato da Unacea e Prometeia, gli investimenti in costruzioni in Italia nel 2012 hanno registrato una flessione del 6,9% e nel 2013 continueranno a flettere del 2,6%, rimandando la ripresa al 2014 quando dovrebbero riprendersi di un modesto 1,3%.
E’ il quinto anno in cui le vendite di macchine per costruzioni in Italia si chiudono con risultati negativi. Nel 2012 sono stati immessi sul mercato 7.606 mezzi con un calo del 31,3% rispetto allo stesso periodo del 2011. Nel dettaglio, le vendite di macchine movimento terra sono state 7.245 (-31,1%), 153 le macchine stradali (-34,3%) e 208 i macchinari per il calcestruzzo (-37,3%).
Dunque, il genio civile, in contrazione da nove anni, rimarrà piatto anche nel 2014. Quali sono le cause rilevate dall’analisi? Sicuramente gli effetti delle manovre di bilancio sugli investimenti delle amministrazioni pubbliche, e in modo particolare sulle risorse disponibili per nuove infrastrutture degli anti locali.
La riqualificazione urbana del Piano Città è soffocata dalla limitatezza delle risorse finanziarie rese disponibili a livello pubblico. E’ forte, dunque, l’esigenza di attivare adeguati investimenti privati perché ci siano le condizioni per un avvio dei cantieri.
I produttori italiani stanno puntando molto sull'internazionalizzazione per compensare quanto più possibile le perdite di mercato interno con le esportazioni, ma su questo versante non competono ad armi pari con le aziende localizzate negli altri principali paesi d'Europa e del mondo che beneficiano di aiuti e sostegni all'export che in Italia per il settore in questione, non ci sono, purtroppo.
Va detto, infine, che sui temi della qualità e dell'innovazione c'è ancora tanto da fare per una sensibilizzazione degli operatori di categoria.
E' necessario attuare nuove strategie per far ripartire il mercato.