Ecco la città in cui i prezzi delle case stanno crescendo più veloce

Secondo l'ultimo Global Residential Cities Index di Knight Frank, l'apprezzamento medio annuo dei prezzi nelle 150 città monitorate è stato del 4,3%. Questo dato, che non tiene conto dell'impatto successivo della pandemia da COVID-19, resta comunque un indicatore utile per comprendere le dinamiche pre-crisi e per ipotizzare come il mercato potrebbe ripartire nei prossimi mesi.

Le città con la maggiore crescita dei prezzi immobiliari

Manila, capitale delle Filippine, continua a dominare la classifica globale, registrando una crescita dei prezzi del 22% nell'anno fino a marzo 2020, confermandosi al primo posto per il secondo trimestre consecutivo. Questa performance è particolarmente significativa se consideriamo la crescita media globale del 4,3%, evidenziando il forte slancio economico e demografico delle città asiatiche.

In Europa, Budapest si conferma come la città con la crescita più elevata, segnando un +16% su base annua. La capitale ungherese, insieme a Zagabria e Varsavia, posiziona l'Europa centrale e orientale tra le aree più dinamiche del continente. Questo trend riflette l'interesse crescente degli investitori internazionali per queste regioni, attratti da prezzi competitivi e da economie in espansione.

Dall'altra parte del mondo, Seul e Melbourne si distinguono come le città dell’Asia Pacifico con una crescita del 13%, evidenziando come anche i mercati immobiliari australiano e coreano stiano beneficiando di una forte domanda interna e internazionale.

Il rallentamento in Cina e negli Stati Uniti

Un’area che ha mostrato segni di rallentamento è la Cina. Nelle 15 città cinesi con il PIL maggiore, la crescita media dei prezzi nel primo trimestre del 2020 è stata solo dello 0,4%, il tasso più basso dal 2008. Questo dato riflette l’impatto del lockdown e delle prime fasi della pandemia, che ha frenato la domanda e bloccato temporaneamente il mercato. Negli Stati Uniti, la situazione appare più diversificata, ma anche qui si notano segni di rallentamento in alcune delle principali città a causa delle incertezze economiche e della riduzione della mobilità internazionale. Leggi: "Mercato immobiliare statunitense: arriva l'ennesimo crollo."

Il mercato immobiliare in Italia: luci e ombre

Per quanto riguarda l'Italia, il mercato immobiliare presenta un quadro variegato. La prima città italiana nel Global Residential Cities Index è Firenze, che si posiziona al 60° posto con una crescita del 4,8% su base annua. Firenze, con il suo patrimonio culturale e la sua attrattiva per gli investitori internazionali, continua a registrare un aumento dei prezzi nonostante la crisi. Segue Venezia, in 92ª posizione, con una crescita del 2,6%.

Milano, centro economico del Paese, si colloca al 106° posto, con un aumento più modesto dell'1,8%. Questo riflette un mercato più maturo, dove i margini di crescita sono più contenuti rispetto ad altre città italiane. Tuttavia, la resilienza di Milano è testimoniata dalla sua capacità di attrarre investitori, grazie a infrastrutture moderne e a una vivace domanda interna ed esterna.

Altre città italiane, come Trieste (+0,7%), Napoli (+0,2%) e Torino (-0,5%), mostrano segni di stagnazione o lieve declino, soprattutto quest'ultima, che registra una flessione dei prezzi. Roma, che si trova in una posizione ancora più critica (-2,0%), continua a risentire della mancanza di investimenti strutturali e delle difficoltà economiche locali. Città come Genova e Palermo, in fondo alla classifica, presentano una flessione dei prezzi pari al -3,8%, segnalando una situazione di crisi più accentuata.

Prospettive per il futuro

Mentre la pandemia ha generato incertezze e rallentamenti, il mercato immobiliare globale non è rimasto immobile. La ripresa potrebbe essere più rapida di quanto si pensi, specialmente in quelle città che continuano a vedere una forte domanda abitativa o un interesse da parte degli investitori internazionali.

Per l’Italia, la situazione resta complessa, ma non priva di opportunità. Le città d'arte e i centri turistici come Firenze e Venezia continuano a registrare una buona performance, trainati dalla domanda estera e dall'attrattiva culturale. Milano rimane un hub importante per investitori alla ricerca di una città europea dinamica e moderna. Tuttavia, le città del Sud e quelle con un'economia meno sviluppata, come Palermo e Genova, potrebbero continuare a registrare difficoltà.

In futuro, la ripresa del turismo internazionale e la crescita dell'economia digitale potrebbero favorire un ulteriore recupero del settore immobiliare in Italia e in altre città europee. Inoltre, le politiche fiscali e gli incentivi governativi giocano un ruolo cruciale nel sostenere la ripresa del mercato, rendendo fondamentale per gli investitori tenere d'occhio le evoluzioni normative e fiscali.

In sintesi, il mercato immobiliare globale, pur avendo subito l'impatto della pandemia, continua a mostrare segnali di resilienza in molte città. I dati pre-COVID evidenziano una crescita dei prezzi in diverse metropoli, soprattutto in Asia ed Europa orientale, mentre il rallentamento in Cina e negli Stati Uniti suggerisce una ripresa più graduale. In Italia, il quadro è misto: le città d'arte e quelle con una forte attrattiva internazionale mantengono un certo dinamismo, mentre altre aree mostrano segni di stagnazione. Per gli investitori, è fondamentale saper cogliere le opportunità emergenti e monitorare attentamente l'evoluzione del mercato nei prossimi mesi.