Controllo residenza: come avviene la verifica dei vigili urbani?

Quando si cambia residenza, è necessario affrontare il controllo residenza da parte dei vigili urbani. Questo processo ha lo scopo di verificare l’effettiva presenza del dichiarante all’indirizzo comunicato al Comune. Ma cosa fanno esattamente i vigili durante la verifica residenza? Cosa succede se non si è in casa? E come avviene l’accertamento della residenza? Vediamo nel dettaglio ogni fase del controllo.

Cosa fanno i vigili quando vengono a controllare la residenza?

Dopo aver presentato la richiesta di cambio residenza, il Comune avvia la procedura di accertamento, che prevede il sopralluogo dei vigili urbani.

Sopralluogo dei vigili urbani

Il compito principale dei vigili è accertarsi che il dichiarante viva effettivamente nell’abitazione indicata. Per fare ciò, effettuano una visita ispettiva, solitamente senza preavviso. Durante il sopralluogo verificano la presenza fisica del richiedente nell’abitazione, chiedono informazioni ai vicini per confermare l’effettiva presenza del soggetto, ispezionano il nome sul citofono e sulla cassetta della posta e possono richiedere documenti aggiuntivi per rafforzare l’evidenza della residenza.

Documenti e prove richieste

Durante il controllo cambio residenza, i vigili urbani possono chiedere di visionare:

  • Copia del documento di identità di ogni componente del nucleo familiare, inclusi i minori;
  • Codice fiscale;
  • Contratto di affitto o atto di proprietà dell’immobile;
  • Utenze domestiche intestate al richiedente (luce, gas, acqua, internet);
  • Presenza di effetti personali che dimostrino l’effettiva dimora.
  • Eventuali ricevute di pagamento di affitto o mutuo;
  • Copia della patente italiana e copia del libretto di circolazione di eventuali veicoli di proprietà, qualora ci si intenda avvalere dell’aggiornamento gratuito della M.C.T.C. sulla patente;
  • Se il cambio di residenza/indirizzo prevede il trasferimento di un minore e di un solo genitore, è necessario allegare alla domanda una dichiarazione di assenso sottoscritta dal genitore che non trasferisce la residenza unitamente al minore. Bisognerà anche allegare la fotocopia di un suo documento di riconoscimento in corso di validità.

Un consiglio pratico è quello di tenere sempre a disposizione questi documenti per facilitare il lavoro dei vigili ed evitare ritardi nell’accertamento.

Tempistiche del controllo residenza

Il Comune solitamente effettua il controllo entro 45 giorni dalla richiesta. I vigili urbani possono effettuare più passaggi, generalmente in orari variabili tra la mattina e il tardo pomeriggio, con una maggiore frequenza nelle fasce orarie in cui è più probabile trovare qualcuno in casa. Se il controllo non viene eseguito nei tempi previsti, la residenza potrebbe essere confermata automaticamente. Durante la verifica, i vigili osservano diversi elementi, come la presenza di effetti personali, l'intestazione delle utenze domestiche e il riscontro con eventuali testimonianze dei vicini. In caso di problemi o ritardi, è possibile sollecitare il Comune o chiedere un appuntamento con i vigili urbani per agevolare la verifica.

Cosa succede se i vigili non ti trovano per la residenza?

Durante il controllo della residenza, è possibile che i vigili urbani non trovino nessuno in casa al momento della loro visita. Questo può accadere per vari motivi, come impegni lavorativi, viaggi o semplicemente perché il sopralluogo avviene in un orario in cui l’interessato non è presente. Tuttavia, l’assenza al momento della verifica può avere conseguenze importanti e portare a ritardi o addirittura al rifiuto della richiesta di cambio residenza. Vediamo quali sono le procedure adottate dai vigili in questi casi e come affrontare la situazione nel modo più efficace.

Mancata presenza al primo controllo

Se i vigili urbani si recano all’indirizzo dichiarato ma non trovano nessuno in casa, solitamente tentano una seconda visita in un altro momento della giornata o nei giorni successivi. Se dopo vari tentativi i vigili non riescono a verificare la presenza del dichiarante, possono lasciare un avviso con un numero da contattare per fissare un appuntamento, effettuare ulteriori indagini chiedendo ai vicini di casa o all’amministratore di condominio informazioni sulla presenza dell’individuo oppure segnalare la mancata verifica al Comune, che potrebbe annullare la richiesta di cambio residenza.

Conseguenze della mancata verifica

Se la verifica cambio residenza non va a buon fine, il Comune può rifiutare la richiesta di cambio residenza, obbligando il richiedente a ripresentare la domanda. In alcuni casi possono essere applicate sanzioni amministrative in caso di dichiarazioni false o addirittura segnalare il caso alla polizia locale, in situazioni di possibili irregolarità. Per evitare problemi, è consigliabile informarsi presso il Comune sulle modalità di verifica e, se si prevede di essere spesso fuori casa, cercare di contattare i vigili per organizzare un controllo concordato.

Possibili soluzioni

Se il vigile non trova nessuno in casa, è meglio contattare il comando della polizia locale per concordare un nuovo appuntamento. Se il nome non è sul citofono, è consigliabile aggiornare subito il nominativo. 

Cosa fare se l’accertamento fallisce?

Se il controllo residenza non ha esito positivo, è possibile presentare un ricorso amministrativo entro i termini previsti dal Comune. In alternativa, si può ripresentare la domanda con una documentazione più completa per facilitare il nuovo accertamento.