Compravendite immobiliari a Genova: calo pari al 3,8

Le compravendite immobiliari a Genova, come in molte altre città italiane, hanno registrato una flessione significativa tra il 2004 e il 2013, con un calo del 57,9%. Nei primi sei mesi del 2013, sono state scambiate solo 3.504 unità immobiliari nella provincia, con una diminuzione del 13,6% rispetto allo stesso periodo del 2012. Questi numeri segnano un periodo di grande incertezza per il mercato immobiliare genovese, che risente della crisi economica e delle difficoltà di accesso al credito, oltre a una generale instabilità sociale ed economica.

Il report dell'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate sottolinea come le quotazioni medie delle case, sia a Genova che in tutta la Liguria, abbiano subito una flessione. Nel capoluogo ligure, il calo è stato pari al -3,8%, un dato che si inserisce in un contesto di contrazione dei prezzi a livello nazionale. Le difficoltà nel settore sono accentuate dalla scarsa domanda e dall'incertezza sulle politiche fiscali e sulle prospettive economiche future. La discesa dei prezzi delle abitazioni non è sufficiente, tuttavia, a stimolare una ripresa del mercato, che sembra essere bloccato in una fase di stallo.

A livello nazionale, la situazione appare altrettanto critica, con la diminuzione delle compravendite che interessa quasi tutte le regioni italiane. L’incertezza economica, la crescente difficoltà per le famiglie di ottenere mutui e prestiti, e il timore per un futuro incerto stanno frenando le potenzialità di un mercato che, un tempo, sembrava in grado di offrire stabilità e sicurezza.

La domanda ora è: come evolverà il 2014 per le compravendite immobiliari a Genova? Se il mercato immobiliare genovese seguirà l'andamento di quello nazionale, è probabile che si continui a registrare una flessione, anche se potrebbero esserci segnali di ripresa, sebbene deboli. La mancanza di stimoli, sia da parte delle politiche fiscali che di investimenti pubblici nel settore dell’edilizia, potrebbe continuare a frenare la crescita del mercato.

Nel corso del 2014, l’unica possibilità di vedere un’inversione di tendenza potrebbe derivare da politiche economiche di supporto al mercato immobiliare, che incentivino l’acquisto di case attraverso sgravi fiscali o agevolazioni per le famiglie. Altrimenti, l'andamento negativo potrebbe persistere, mantenendo il mercato genovese in una condizione di stagnazione.

In definitiva, il 2014 per le compravendite immobiliari potrebbe rappresentare un anno di attesa, dove i dati saranno condizionati dalle politiche economiche nazionali, dalla capacità del sistema bancario di erogare credito e dalla disponibilità dei consumatori a investire in un mercato che, nonostante le difficoltà, rimane una delle forme di investimento più sicure, anche se a lungo termine. Le prospettive future, però, sono tutt’altro che ottimistiche senza un cambiamento radicale nelle dinamiche economiche e fiscali del Paese.