Quali sono le città più attrattive d'Italia? Scopri la classifica di Italy2Invest

Quali sono le città italiane più attrattive per vivere, lavorare e investire? A rispondere a questa domanda è Italy2Invest, un servizio innovativo realizzato da Nomisma che, tramite l’analisi di oltre 600 indicatori suddivisi in 16 aree chiave, valuta la capacità del territorio di generare valore. Tra gli indicatori principali figurano aspetti legati all'immobiliare, al mercato del lavoro, alla qualità della vita e alle opportunità di crescita economica. I risultati, recentemente presentati, rivelano alcune conferme ma anche interessanti sorprese.

Le città più attrattive d'Italia: la top ten

Milano domina la classifica e si conferma al primo posto, seguita da Torino e Genova. Si tratta delle città più grandi e dinamiche d’Italia, con un solido mercato immobiliare, opportunità lavorative in diversi settori e una rete infrastrutturale ben sviluppata. La presenza di queste città sul podio è un segno dell’importanza delle grandi metropoli nel trainare l’economia nazionale e attirare investimenti sia italiani che esteri.

Al quarto, quinto e sesto posto troviamo Firenze, Venezia e Bologna, che consolidano il cluster delle città di grandi dimensioni. Queste città, sebbene più piccole rispetto a Milano, Torino e Genova, offrono un equilibrio tra qualità della vita e opportunità economiche, grazie alla loro attrattiva turistica e culturale, alla presenza di università prestigiose e a mercati immobiliari in crescita.

La seconda metà della classifica è occupata da città non metropolitane, ma con un forte potenziale attrattivo: Verona, Parma, Ferrara e Ravenna chiudono la top ten. Questi centri urbani, pur avendo una popolazione inferiore, si distinguono per un’alta qualità della vita e per un mercato immobiliare in crescita, in particolare per chi cerca un buon rapporto tra costo della vita e servizi disponibili.

I capoluoghi italiani e le città medie

La ricerca di Nomisma rivela che tutti i capoluoghi italiani presentano indicatori che li posizionano sopra la media nazionale, dimostrando che le città italiane continuano ad avere un buon potenziale attrattivo. Più del 52% dei capoluoghi ottiene un punteggio di almeno 60 punti su 100, una soglia che denota città con buone infrastrutture, opportunità lavorative e un mercato immobiliare interessante. Tuttavia, non bisogna sottovalutare i comuni di medie e piccole dimensioni, con meno di 50 mila abitanti, che registrano anch’essi buoni risultati e possono offrire vantaggi per chi cerca un contesto meno competitivo ma comunque attrattivo.

Analisi per area geografica: Nord, Centro e Sud

L’indice Italy2Invest di Nomisma fornisce anche un quadro delle macrozone geografiche italiane. A livello nazionale, il punteggio medio dell’indice è pari a 45,1 punti. Le aree settentrionali mostrano una maggiore attrattività rispetto al resto del Paese, con punteggi superiori alla media:

  • Nord-Ovest: Qui si registrano i punteggi più elevati, grazie alla presenza di città come Milano e Torino, che trainano la crescita economica e il mercato del lavoro.
  • Nord-Est: Punteggio medio di 47,1 punti, con Verona e altre città che offrono un ottimo equilibrio tra costo della vita e opportunità lavorative.
  • Centro Italia: Con 45,8 punti, l’area centrale offre una forte attrattiva culturale e turistica, con città come Firenze e Bologna che si distinguono per qualità della vita e crescita economica.

Il Sud Italia e le Isole registrano un punteggio inferiore rispetto alla media nazionale, con 43,7 punti. Questo valore più basso è attribuibile a minori opportunità economiche e infrastrutture meno sviluppate rispetto al Nord, sebbene alcune città, come Napoli e Bari, stiano mostrando segni di crescita, soprattutto in settori come il turismo e i servizi.

L’attrattività per dimensione abitativa

Un altro aspetto interessante della ricerca riguarda la dimensione abitativa delle città. I centri urbani con una popolazione superiore ai 150 mila abitanti ottengono le migliori performance, con un punteggio medio di 62,6 punti. Questa categoria include città come Milano, Torino e Firenze, che attraggono giovani professionisti e aziende grazie a una vasta gamma di servizi e infrastrutture.

Le città di dimensione intermedia, con una popolazione tra i 50 e i 150 mila abitanti, raggiungono una media di 53,1 punti. Questi centri, come Ferrara e Parma, rappresentano un’alternativa interessante per chi cerca opportunità lavorative e di investimento in un contesto meno affollato. Infine, le città sotto i 50 mila abitanti ottengono un punteggio medio di 44,9 punti, attestandosi come destinazioni meno competitive ma comunque valide, in particolare per chi preferisce un costo della vita inferiore e una qualità della vita più tranquilla.

Dove conviene investire?

Dalla ricerca di Nomisma emerge un quadro dettagliato delle città italiane e delle loro potenzialità in base a una serie di indicatori economici e sociali. Milano, Torino e Genova dominano la classifica, confermandosi come poli attrattivi sia per investimenti immobiliari sia per chi cerca opportunità lavorative e culturali. Anche città di media dimensione come Verona, Ferrara e Parma mostrano un buon potenziale, offrendo un equilibrio tra qualità della vita e costo degli immobili.

Le aree settentrionali dell’Italia restano le più attrattive, mentre il Sud offre un potenziale in crescita soprattutto in città come Napoli e Bari, dove il turismo e i servizi stanno attirando nuovi investimenti. Per chi è interessato a investire in Italia, il report di Italy2Invest rappresenta uno strumento prezioso, fornendo una guida completa per comprendere quali città possano offrire le migliori opportunità in base ai diversi criteri di attrattività e ai trend economici attuali.