Il famoso decreto Rilancio, a luglio è stato convertito in legge. Tutte le detrazioni fiscali e i bonus sono stati approvati e confermati aggiungendo delle modifiche, soprattutto riguardo la loro scadenza che per molti è stata prorogata fino al 2022.
Il bonus domotica 2020 fa parte delle manovre per agevolare le spese dei cittadini facendo riferimento all'ecobonus con la detrazione fiscale al 65%. Il bonus domotica quindi prevede un’agevolazione fiscale per i dispositivi di building automation che consentono il controllo da remoto degli impianti elettrici e di riscaldamento.
L’Agenzia Nazionale Efficienza Energetica dell’ENEA che coordina il meccanismo delle detrazioni fiscali, ha attivato l’iter per inviare la documentazione necessaria relativa al bonus domotica per validare la detrazione del sessantacinque per cento sulle spese da affrontare.
Vediamo insieme tutti i dettagli: cos’è e come funziona, quanto spetta di sconto e a chi, i requisiti necessari da avere e rispettare, la documentazione necessaria per presentare la domanda ENEA.
Prima di entrare nel dettaglio sulle caratteristiche del bonus vogliamo spiegati cosa è la building automation e perché dovresti approfittare dello sconto per avere i suoi benefici.
Building automation: cos’è e i vantaggi
Parliamo dell’integrazione tecnologica con tutti quei sistemi che sono presenti in un edificio. Con questa combinazione sarai in grado di controllare e monitorare da remoto gli impianti in ogni momento della giornata con la possibilità di far comunicare tra loro i diversi dispositivi.
È applicabile sia nel settore aziendale sia in ambito residenziale e domestico con la creazione delle cosiddette smart home o case intelligenti.
Si tratta di ottimizzare il consumo dell’energia e di avere totale controllo sui dispositivi all’interno della casa con funzionalità semplici e immediate. Ad esempio potrai agire in remoto controllando:
- illuminazione
- termoregolazione
- sistemi di sicurezza
- impianti audio e video
- elettrodomestici
Integrando tutti questi sistemi tra di loro ad un impianto centrale, potrai avere i comandi centralizzati su un unico dispositivo smart, smartphone, teblet, e tenere tutto sotto il tuo controllo con un semplice click!
Quali sono i benefici della building automation?
Rispetto ad un impianto tradizionale, i vantaggi sono molteplici:
Potrai ridurre i consumi energetici fino al 30%
Grazie ad un uso intelligente dell'energia dovuto dal controllo centralizzato degli impianti della casa, è stato previsto e calcolato un risparmio del 15% al 30%. Questa scelta non fa bene sono alle tue bollette ma anche al Pianeta perché vede l’abbattimento delle emissione di anidride carbonica.
Azienda: comfort e più produttività
Nel luogo di lavoro, in azienda o in smart working, avere un luogo con una buona efficienza energetica implica migliorare la qualità del tempo e della salute. Stare in un ambiente confortevole aiuta la produttività di ci lavora.
Puoi misurare i consumi
La misurazione dei consumi è uno dei vantaggi più importanti, perché in questo modo potrai individuare dei punti o aree critiche che consumano troppo o che sono inutilizzate, intervenendo repentinamente.
Gestione centralizzata
Tutti gli impianti che installerai all’interno della tua casa o azienda, saranno controllabili da un punto centralizzato: basta scaricare le app apposite e ti basterà un click dal telefono o tablet per gestire le situazioni.
Ora che sai cos’è la building automation e perché sia così importante adeguare gli edifici a questa scelta smart, ritorniamo alla questione delle detrazioni fiscali.
Bonus Domotica 2020: cos’è e come funziona
I contribuenti che vogliono eseguire dei lavori per aumentare il livello di efficienza energetica degli edifici, hanno la possibilità di detrarre una parte delle spese sostenute dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) o dall’imposta sul reddito delle società (IRES).
In quest’ambito, quello delle misure per efficientamento energetico, fa parte anche il cosiddetto Bonus Domotica 2020.
Il bonus domotica 2020 o ecobonus domotica al 65%, prevede che la detrazione sia in riferimento a interventi legati all’acquisto e all’installazione di dispositivi multimediali che permettono il controllo da remoto degli impianti smart di riscaldamento, di climatizzazione estiva e di produzione di acqua calda a scopo igienico, sanitario.
Come funziona? Andiamo per punti.
- Il bonus domotica 2020 è stato recentemente confermato fino al 31 dicembre 2020;
- Prevede per i contribuenti di portare in detrazione nella dicharazione dei redditti, il 65% delle spese sostenute per l’acquisto di impianti smart di building automation;
- Tutti coloro che sono interessati a sfruttare le possibilità del bonus, possono farlo presentando la domanda del bonus domotica 2020 all’ENEA che gestisce i bonus Irpef o Ires attraverso la compilazione e l’invio di documenti specifici;
- Dal 1° luglio, tramite il decreto Crescita, è stata introdotta una nuova modalità di agevolazione per usufruire dell’ecobonus domotica al 65%: lo sconto immediato del valore della detrazione applicato direttamente sul prezzo di vendita dal venditore.
Chi può richiedere il bonus domotica 2020?
Possono accedere alla detrazione tutti i contribuenti e può essere richiesto da:
- Associazioni tra professionisti;
- Condomini in ambito di interventi su parti comuni condominiali;
- Contribuenti con redditi di impresa;
- Enti pubblici o privati che non svolgono attività commerciali;
- Proprietari di immobile: singoli proprietari di appartamenti e proprietari di interi condomini;
- Professionisti titolari di Partita IVA.
I requisiti della detrazione del bonus domotica 2020
Secondo le regole precise che ha stabilito ENEA, la detrazione al 65% del bonus domotica può spettare solo in presenza di specifici requisiti sia sull’immobile sia tecnici.
I primi requisiti, quelli sull’immobile, prevedono che l’edificio abbia rispettato determinate caratteristiche:
- sia regolarmente accatastato o sia in fase di accatastamento;
- abbia in regola il pagamento dei tributi;
- sia già dotato di un impianto di riscaldamento, compresi quelli individuali ad esclusione dei caminetti.
I requisiti tecnici riguardano l’intervento e i dispositivi tecnologici per il controllo degli impianti:
il bonus domotica riguarda esclusivamente la fornitura e gli interventi all’interno delle abitazioni o edifici per l'installazione di impianti domotici che permettono la gestione automatica del sistema di riscaldamento e raffreddamento, la produzione dell’acqua calda con la possibilità di personalizzare l’accensione e lo spegnimento del consumo.
Le limitazioni sono previste anche per i dispositivi multimediali stessi che devono garantire:
- il monitoraggio dei consumi energetici tramite le app specifiche e tramite la lettura periodica dei dati;
- mostrare se gli impianti sono in funzione o meno e la loro temperatura esatta;
- garantire la programmazione personalizzata dell’accensione e dello spegnimento degli impianti da remoto.
Le spese che rientrano nella detrazione al 65% del bonus domotica
Nella detrazione fiscale riferita al suddetto bonus, fanno parte determinate spese che riguardano gli impianti multimediali:
- Le spese che si sostengono per l’acquisto e per l’installazione di tutti gli impianti e apparecchiature elettriche, elettroniche e meccaniche sempre in riferimento al miglioramento dell'efficienza energetica dell’edifico/appartamento;
- Le opere murarie e i lavori elettrici contingenti all'installazione dei sistemi di automazione degli impianti termici
Fate attenzione! Se i dispositivi per i controllo da remoto vengono installati parallelamente agli impianti fotovoltaici, la spesa rientra del massimo valore di detrazione previsto.
Ci sono delle spese che non rientrano nella detrazione, ovvero quelle sostenute per i dispositivi che controllano da remoto gli impianti: smartphone, tablet, pc.
Come richiedere l’ecobonus domotica al 65%
Sono due le possibili strade per poter fruire delle agevolazioni fiscali che questo bonus permette:
- lo sconto immediato del 65% di cui abbiamo parlato sopra, che viene applicato direttamente dal rivenditore;
- Comunicando telematicamente all’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, gli interventi eseguiti entro 90 giorni dalla loro conclusione.
Anche i pagamenti sono soggetti a determinati vincoli.
Per usufruire dello sconto immediato in fattura, il contribuente qualora sia una persona fisica deve effettuare il pagamento spesa esclusivamente tramite bonifico postale o bancario. Nella causale andranno specificati gli elementi in riferimento al bonus domotica e che l’intervento sia per il risparmio energetico.
Rispettando le regole della detrazione con Conunicazione Enea, sempre nella causale andranno indicati: il numero della fattura, la data, i dati di chi richiede la detrazione e del beneficiario del bonifico.
In entrambi i casi andrà riportata nella causale il riferimento alla legge Finanziaria 2007.
Bonus domotica 2020: tutti i documenti necessari e modulo domanda ENEA
Per essere sicuri che abbiate tutti i documenti in regola per poter richiedere la detrazione fiscale del bonus domotica, facciamo un piccolo elenco di tutta la documentazione che vi serve e che dovrete conservare.
- Asseverazione redatta da un tecnico abilitato che attesta i requisiti tecnici necessari; in alternativa il richiedente dovrà farsi rilasciare dall’impresa installatrice la documentazione che attesti l’intervento sostenuto;
- Le schede tecniche;
- Gli allegato E/F in originale del decreto edifici inviato all’Enea, firmato dal tecnico o dal cliente;
- Le fatture delle spese;
- La ricevuta del bonifico bancario o postale;
- Ricevuta dell'avvenuta trasmissione telematica della documentazione a ENEA, il codice Cpid. Per chi spedisce i documenti tramite raccomandata, allegare la ricevuta della raccomandata.
La documentazione domanda detrazione ENEA da inviare
Entro 90 giorni successivi alla fine dei lavori va comunicata telematicamente all’ ENEA tramite la domanda di detrazione, la documentazione attestante la spesa e l'installazione dei dispositivi domotica
- Semplice installazione domotica, va compilato e presentato il modulo con allegato E del decreto edifici;
- Per l’installazione e sostituzione del generatore di calore, compilare allegato E
- Installazione dei pannelli solari per l’acqua calda, allegato F
Non è necessario inviare i documenti all’Agenzia delle Entrate. Con il decreto legislativo 175/2014 è stato tolto l’obbligo di invio di una comunicazione telematica alla struttura, per i soli lavori che proseguono oltre il periodo di imposta.