Affitti grandi città: momento favorevole da Milano a Bologna

Il mercato degli affitti nelle grandi città italiane continua a mostrare segnali di crescita e maturazione. Secondo le rilevazioni di Tecnocasa, i canoni di locazione hanno registrato un aumento nel 2018, e i dati dei primi mesi del 2019 confermano una tendenza positiva. Questa evoluzione sembra indicare una maggiore stabilità per il settore delle locazioni, particolarmente importante per il mercato immobiliare italiano.

Dove costa di più affittare casa

Un'analisi più dettagliata evidenzia che, nel secondo semestre del 2018, i canoni di affitto nelle grandi città italiane hanno registrato un aumento significativo. Nello specifico, i monolocali hanno visto un incremento del 2,3%, i bilocali del 2,0% e i trilocali del 2,6%. L'aumento dei prezzi, che interessa tutte le tipologie abitative, dimostra una crescita omogenea e solida in tutto il paese.

Le città che hanno registrato gli aumenti più significativi sono Bologna e Milano, due mercati immobiliari estremamente dinamici. A Bologna, i canoni di locazione dei monolocali sono aumentati dell’8,9%, dei bilocali dell’8,2% e dei trilocali del 7,2%. A Milano, l’aumento è stato più contenuto ma comunque rilevante, con un +4,2% per i monolocali, +4,3% per i bilocali e +3,5% per i trilocali. Questi dati dimostrano come entrambe le città continuino ad attrarre investimenti e a sostenere la domanda di locazioni.

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Perché crescono i canoni di affitto nelle grandi città

L’aumento dei canoni di affitto nelle principali città italiane è dovuto a diversi fattori. In primo luogo, la scarsità dell'offerta immobiliare ha giocato un ruolo determinante, creando uno squilibrio tra domanda e offerta e spingendo al rialzo i prezzi. Questo fenomeno è particolarmente accentuato nelle città dove gli affitti turistici stanno guadagnando terreno.

Inoltre, la qualità degli immobili disponibili in affitto è migliorata notevolmente. I potenziali locatari sono sempre più esigenti, preferendo soluzioni ben arredate, situate in zone centrali e ben servite. Questo ha portato a una maggiore facilità di affittare immobili di qualità superiore, spingendo i proprietari a migliorare costantemente l'offerta.

Un altro fattore che sta influenzando l’aumento dei prezzi è l'attenzione ai costi condominiali. I locatari preferiscono abitazioni con spese gestibili, e i proprietari stanno rispondendo a questa esigenza migliorando la qualità dei servizi offerti, aumentando così l'attrattiva delle loro proprietà.

Le motivazioni dietro la ricerca di una casa in affitto

La maggior parte delle persone che cerca una casa in affitto lo fa perché non può o non vuole acquistare. Secondo i dati, il 57% degli affittuari sceglie la locazione per queste ragioni. Un altro 33,6% cerca una casa in affitto per motivi legati al lavoro, mentre il 9,4% lo fa per ragioni di studio.

Alcune città italiane si distinguono per particolari motivazioni legate all’affitto. Ad esempio, Firenze e Verona registrano la percentuale più alta di contratti stipulati per motivi lavorativi, rispettivamente con il 44,2% e il 47,2%. Torino, invece, è leader per quanto riguarda gli affitti legati agli studi, con il 31% delle locazioni destinate a studenti, seguita da Milano con il 28,4%.

Chi alimenta la domanda di affitti nelle grandi città

L’analisi demografica mostra che una grande percentuale della domanda di affitti proviene da giovani e single. Gli under 35 rappresentano il 45% degli affittuari, mentre i single costituiscono il 41%. A Milano, i single rappresentano il 60% del totale degli affittuari, mentre a Firenze quasi il 70% degli affittuari è sotto i 35 anni.

Per quanto riguarda le tipologie abitative più richieste, i bilocali rappresentano la soluzione più popolare con il 40,7% delle preferenze, seguiti dai trilocali con il 34,7%. Questo indica una forte richiesta di spazi abitativi che offrono un buon equilibrio tra dimensioni e prezzo, soprattutto nelle grandi città.