L'acquisto di una casa può avere molteplici motivazioni: c'è chi compra per vivere in un’abitazione propria, chi cerca una casa vacanze, ma non mancano nemmeno coloro che vedono nell’immobile un'opportunità di investimento. Questi ultimi, infatti, sono una parte rilevante della popolazione italiana, come confermato da un recente report di Tecnocasa, che ha evidenziato come nel secondo semestre dello scorso anno ben il 18,6% degli acquisti sia stato concluso da investitori, a fronte di una percentuale del 74,7% di acquisti per la prima casa e del 6,7% dedicato alle case vacanza. In altre parole, circa un italiano su cinque che ha comprato casa lo ha fatto con l'intenzione di mettere a reddito l'immobile.
Crescita degli investimenti nel settore immobiliare
Il dato non è isolato, ma anzi segna una crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Infatti, la componente legata agli acquisti per investimento è aumentata dal 16,2% al 18,6%. Questo incremento può sembrare relativamente modesto, ma è significativo se consideriamo che nel secondo semestre dell'anno precedente la percentuale degli investitori era rimasta invariata, segnalando un cambio di tendenze in un periodo più recente.
Questa crescita dell'interesse per gli investimenti immobiliari riflette una maggiore fiducia nel settore, soprattutto in un contesto di tassi di interesse relativamente bassi e una domanda che ha mostrato segni di stabilizzazione. Gli investitori italiani sembrano essere convinti che il mattone rimanga un’opportunità di rendimento stabile e sicura, un canale di investimento preferito in tempi di incertezze economiche.
Chi sono gli investitori immobiliari?
Analizzando la fascia di età degli investitori, emerge un dato interessante: quasi un terzo degli acquirenti per investimento ha un’età compresa tra i 45 e i 54 anni (31,7%), mentre un altro 23,3% ha tra i 35 e i 44 anni. Una percentuale rilevante (20,0%) è rappresentata da coloro che appartengono alla fascia di età tra i 55 e i 64 anni, confermando una crescente partecipazione di questa fascia anagrafica nel mercato immobiliare. Questi numeri evidenziano un profilo di investitore maturo, spesso con una certa stabilità economica, che sceglie di diversificare il proprio portafoglio tramite immobili.
Dal punto di vista della condizione familiare, il 75,8% degli investitori è sposato o in coppia, mentre il 24,2% è single (comprendendo celibi, nubili, separati, divorziati o vedovi). Questo suggerisce che l’investimento immobiliare è una scelta prevalentemente fatta in coppia, una decisione che può risultare vantaggiosa per i benefici fiscali e per la gestione condivisa del bene.
Il profilo professionale dell'investitore
Chi sono le persone che acquistano per investire nel mattone? La risposta arriva dall'analisi del profilo lavorativo degli acquirenti. Secondo il report di Tecnocasa, la maggior parte degli investitori è rappresentata da imprenditori, liberi professionisti e impiegati, che insieme coprono il 77,8% del mercato. Questo dato riflette una continua ricerca di rendimenti stabili e prevedibili, che il settore immobiliare può offrire, specialmente per chi lavora in settori con redditi più elevati o autonomi.
Seppure in minoranza, i pensionati costituiscono comunque una quota interessante, pari al 13,2%, con una percentuale che si sta stabilizzando come un segmento rilevante anche per gli investimenti immobiliari. Per i pensionati, infatti, investire in un immobile può rappresentare una soluzione per avere un reddito passivo stabile, soprattutto in un periodo di pensioni non sempre soddisfacenti.
L’utilizzo del mutuo per gli investimenti
Un aspetto interessante del mercato degli investimenti immobiliari in Italia riguarda l’uso del credito bancario. Secondo i dati, una buona parte degli investitori (89,2%) acquista immobili senza ricorrere a un mutuo. Questo segnala un buon livello di liquidità disponibile per chi decide di entrare nel mercato immobiliare, ma anche un’alta propensione a evitare i costi aggiuntivi dei finanziamenti. Solo il 10,8% degli investitori ricorre al mutuo, una percentuale che, pur essendo bassa, dimostra comunque che alcuni preferiscono finanziare l’investimento tramite il credito per poter ottenere un rendimento maggiore, sfruttando la leva finanziaria.
Le tipologie di immobili più ricercate dagli investitori
Tra le tipologie immobiliari preferite per l’investimento, spicca il bilocale, che assorbe il 39,6% delle preferenze. Questo tipo di immobile si rivela particolarmente adatto per essere messo a reddito, poiché è in grado di soddisfare una domanda di locazione sia per giovani coppie, professionisti single, che studenti o lavoratori fuori sede. Il trilocale, invece, segue con una quota di mercato pari al 32,5%, confermandosi comunque una scelta popolare tra gli investitori, soprattutto in città più grandi e per chi cerca un rendimento più elevato grazie a una locazione più lunga e stabile.