Da qualche settimana, esattamente a decorrere dal 31 Luglio, l’esigenza di documentazione per le compravendite immobiliari è stata oggetto di revisione nel tentativo di ridurre il mercato in nero.
Tre sono nelle specifico i documenti che bisogna ottenere e conservare a fini probatori quando si acquista una casa: la redazione tecnica di conformità catastale, la licenza di costruzione con agibilità e l'attestato di certificazione energetica (Ace). I principi cardine per quanto riguarda quest’ultima sono fissati nel decreto del ministero dello Sviluppo economico del 26 giugno 2009, recante le «Linee guida nazionali per la certificazione energetica».
Il certificato di agibilità attesta le condizioni di sicurezza, igiene e salubrità dell'edificio.
Oltre alle esigenze fissate dall’ordinamento la compresenza di questi tre documenti serve quindi da garanzia all’acquirente circa la qualità dei materiali e delle tecniche edilizie usate per la costruzione.
In caso di edifici vecchi o al contrario di strutture ancora in costruzione questi documenti potrebbero non essere disponibili: è fondamentale allora che le parti si accordino coscientemente sulle modalità per concludere una transazione regolare.
A questi documenti base se ne aggiungono altri di natura accessoria ma in ogni caso rilevanti come garanzia: le dichiarazioni di conformità degli impianti, la certificazione di libera commerciabilità, la conferma scritta dell'amministratore di condominio circa la regolarità con i pagamenti del venditore al momento del trasferimento di proprietà etc.
Il Consiglio nazionale dei notai ha incentrato la guida "Acquisto certificato - Agibilità, sicurezza ed efficienza energetica degli immobili" proprio su queste regole per stimolare l’attenzione delle parti sulla validità di questi documenti.
Anche voi dovete vendere un immobile? Cercate di informarvi bene in modo da fare le cose nel modo giusto