Disturbo della quiete pubblica: concetto generale
Il disturbo della quiete pubblica è ormai un clicè utilizzato molto spesso. Bisogna però dire che sono diversi i provvedimenti, quindi bisogna contestualizzare sempre l'accaduto.
Il disturbo della quiete pubblica è riconosciuto quando dei rumori ripetuti e costanti ledono a una o più persone andando a generare fastidio e ledere il diritto al riposo e alla tranquillità superando i 3,5 decibel.
Se ad esempio si parla di un locale notturno che diffonde musica ad alto volume e schiamazzi fino a notte inoltrata, questa situazione comporterà ad un intollerabile e prolungato disturbo del riposo di tante persone; in questo caso si può parlare di provvedimento penale, ovvero il locale rischierà di essere denunciato penalmente, perchè ha disturbato tante persone.
Se invece parliamo di una persona che reca disturbo ad un' altra, si andrà incontro ad un provvedimento civile; infatti la legge italiana punisce chi crea rumori sopra alla soglia di tollerabilità, soprattutto negli orari notturni. Per questo motivo il disturbo alla quiete pubblica viene punito penalmente se reca danno a un numero considerevole di persone. Se la questione, invece, riguarda un singolo individuo, la situazione è regolata dal codice civile.
Quindi nel condominio quali saranno i provvedimenti? Si può denunciare per disturbo della quiete pubblica all'interno dei condomini? e quanti condòmini devono "essere disturbati"?
Disturbo della quiete pubblica in condominio: quando è reato?
Quindi abbiamo detto che se una sola persona "denuncia" rumori molesti, questa potrebbe esclusivamente avviare una procedura civile. Quando si trasforma in reato penale?
La cassazione ha fatto chiarezza e ha imposto che si configura come reato nel momento in cui l’intero edificio o il circondario dovesse subire fastidi e il rumore non si limitasse ad arrivare solo agli appartamenti confinanti bensì raggiungesse anche gli appartamenti lontani. Se così fosse i condomini potranno denunciare ai Carabinieri o alla Polizia il disturbo della quiete pubblica e punire penalmente il soggetto in questione.
Cosa prevede la punizione per disturbo della quiete pubblica?
La sanzione penale per i colpevoli può prevedere da una ammenda di 309 € e può arrivare fino alla reclusione di 3 mesi in carcere.
In ogni caso vengono puniti due tipi di comportamenti:
-commissivi: cioè volti a produrre rumori sopra la soglia di tollerabilità
-omissivi: cioè riferiti a coloro che non fanno nulla per impedire situazioni moleste (esempio un cane che abbaia)
Orari disturbo della quiete pubblica nel condominio
Ogni condominio ha il suo regolamento condominiale sugli orari di rumore e di riposo quando non è possibile fare rumori forti o arrecare fastidio ai condomini, ma solitamente, in linea generale sono:
Dalle 21.00 alle 8.00
Dalle 13.00 alle 16.00
Ovviamente questi orari generali vanno sempre rispettati ma è sempre cortese e umano non provocare rumori troppo forti e continui in qualsiasi momento, soprattutto se sappiamo che i nostri vicini lavorano anche nei turni notturni o se hanno avuto da poco un bambino o ancora ci sono persone anziane.
Come risolvere il disturbo della quiete pubblica in condominio
In base a quanto detto prima, la gestione dei rumori molesti in condominio può essere una sfida, ma ci sono diverse strategie che possono essere adottate per affrontare il problema:
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Comunicazione: Spesso, la causa dei rumori molesti è dovuta a comportamenti inconsapevoli o mancanza di comunicazione tra i condomini. Un primo passo importante è parlare direttamente con il condomino responsabile del rumore, spiegando in modo cortese e rispettoso come il rumore influisce sulla tua qualità di vita.
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Regolamenti condominiali: Verifica se il condominio dispone di regole specifiche riguardanti il rumore e l'uso delle aree comuni. In molti condomini, ci sono orari specifici in cui è vietato fare rumore e regole riguardanti l'isolamento acustico.
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Mediazione: Se la comunicazione diretta non porta a una soluzione, potresti considerare di coinvolgere un mediatore per facilitare una risoluzione pacifica del conflitto. Un mediatore può aiutare a facilitare il dialogo tra le parti e trovare un compromesso accettabile per entrambe le parti.
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Isolamento acustico: Se il rumore proviene da una fonte esterna al condominio, ad esempio da strade trafficate o locali commerciali, potresti valutare l'installazione di migliori sistemi di isolamento acustico nelle parti comuni del condominio, come le pareti o le finestre.
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Coinvolgimento dell'assemblea condominiale: Se il problema persiste e non può essere risolto attraverso la comunicazione diretta o la mediazione, potresti portare il problema al consiglio condominiale per una discussione e una possibile azione. Il consiglio potrebbe prendere in considerazione l'adozione di misure più drastiche, come l'invio di lettere di avvertimento o l'addebito di sanzioni, se il comportamento che causa il rumore viola i regolamenti condominiali.
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Intervento legale: Se tutte le altre opzioni falliscono e il rumore persiste, potresti considerare di coinvolgere un avvocato per valutare eventuali azioni legali. Tuttavia, questo dovrebbe essere considerato come ultima risorsa, poiché può essere costoso e può danneggiare i rapporti tra condomini.
In generale, affrontare i rumori molesti richiede pazienza, comunicazione aperta e un approccio collaborativo tra i condomini interessati e il consiglio condominiale