All’interno del condominio sicuramente la figura di spicco è quella dell’amministratore di condominio, ma come previsto dall’art. 1130 cc c’è un’altra figura che aiuta nella gestione e nella supervisione della gestione del condominio ed è quella del consigliere condominiale.
La figura del consigliere condominiale non è molto conosciuta come quella dell’amministratore ma si può definire complementare in quanto le sue funzioni principali sono quelle consultive e di controllo, ma andiamo per ordine e vediamo tutte le informazioni sul consigliere condominiale.
Chi è il consigliere condominiale?
La figura del consigliere condominiale è stata introdotta dall’art.1130 del Codice Civile in quanto consente all’assemblea, oltre alla convocazione dell’amministratore, anche la nomina di un consiglio di condominio con funzioni di controllo e consultive. Secondo l’articolo però il consiglio deve essere composto da almeno tre condomini e possono essere nominati solo nel caso in cui ci siano almeno 12 unità immobiliari.
Lo scopo della figura dei consiglieri condominio serve a garantire una migliore tutela dei condomini all’interno di grandi complessi con ulteriore funzione di intermediare tra condomini e l’amministratore. Il ruolo dei consiglieri di condominio assume una rilevante importanza in contesti di grandi edifici o del supercondominio.
Quali sono i compiti del consigliere condominiale?
Il compito fondamentale del consigliere di condominio è quello di fare da tramite tra l’amministratore e i condomini all’interno di grandi complessi (condominio superiore a 12 unità immobiliari) in cui risulta difficile avere contatti con l’amministratore stesso; in questi casi viene fatto eleggere un consiglio condominiale composto da almeno tre condomini che fungano da “supervisori” e “portavoce”. I loro compiti quindi saranno limitati ma potranno essere utili in diversi modi:
- vigilando sul lavoro dell’amministratore di condominio e assicurandosi del corretto svolgimento delle sue funzioni;
- ascoltando le lamentele o le richieste dei condomini;
- fare da portavoce delle problematiche o delle vicende interne al condominio;
- convocare un’assemblea di condominio
- riunire il consiglio di condominio per confrontarsi sulle dinamiche condominiali (redigendo un verbale della riunione consultabile da tutti)
Cosa non può fare un consigliere condominiale?
La figura di un consigliere condominiale, come anticipato, ha dei compiti ben precisi e limitati, infatti il consigliere non sostituisce l’amministratore e non ha il potere di prendere decisioni; per questo motivo egli non potrà:
- autorizzare pagamenti;
- gestire appalti;
- richiedere prestazioni esterne a nome del condominio;
Requisiti del consigliere condominiale
Per essere consigliere condominiale sono necessari due requisiti: il primo è quello di appartenere ad un condominio formato da almeno dodici unità abitative, il secondo è quello di essere uno dei condomini.
Il consiglio dei condomini, infatti, può essere composto esclusivamente dai proprietari delle unità immobiliari del condominio.
Nelle situazioni seguenti:
- persona proprietaria dell’immobile ma non residente nel condominio;
- persona affittuaria di un immobile all’interno del condominio ma non proprietaria;
la possibilità di far parte del consiglio di condominio è a discapito del regolamento condominiale.
L’elezione del consiglio di condominio non è obbligatoria in nessun caso ma è sempre a discrezione dell’assemblea se sostiene la necessità di supporto per l’amministratore o di supervisione nel caso si sospettasse che l’amministratore non agisca nell’interesse del condominio.
FAQ sulla figura del consigliere condominiale
Elenchiamo alcune domande frequenti sul ruolo del consigliere condominiale:
Come viene eletto il consigliere condominiale?
Il consigliere condominiale deve essere eletto dall’assemblea.
Qual è il compenso del consigliere condominiale?
Il consigliere condominiale non percepisce nessun compenso.
Quanto dura la carica da consigliere condominiale?
Non esiste alcun termine per la carica da consigliere condominiale a meno che questa non sia stabilita dal regolamento condominiale.
Il consigliere condominiale può dare le sue dimissioni?
Sì, può farlo in qualsiasi momento in maniera formale comunicandolo all’amministratore ed ai condomini.
Si può revocare la carica di consigliere condominio?
Sì è possibile revocare la carica di un consigliere o sopprimere l’intero consiglio condominiale attraverso votazione con raggiungimento della maggioranza in assemblea condominiale. Nel caso in cui si revocasse un solo consigliere su tre, l’assemblea sarà tenuta ad eleggere un nuovo consigliere poiché il numero minimo di consiglieri è di tre.
Si possono eleggere più di tre consiglieri condominiali?
Sì a patto che siano sempre un numero dispari al fine di evitare parità nelle votazioni.