Con questo articolo faremo luce su una questione spinosa che può sorgere all’interno di un condominio, quella delle chiavi per l’ascensore condominiale analizzando i diversi punti di vista e ciò che è importante considerare.
Chi vive all’interno di un palazzo conosce bene l’importanza di avere un ascensore che funzioni e che la sua integrità venga preservata. In Italia esistono tantissimi edifici condominiali che superano il 5° piano e per chi vive ai piani più alti, la presenza dell’ascensore fa veramente la differenza. Portare la spesa a casa, uscire e rientrare più volte in casa nello stesso giorno, o semplicemente rientrare a casa per chi inizia ad avere un'età elevata o per chi ha problemi di mobilità, potrebbe essere un arduo lavoro in assenza dell’ascensore.
La costante necessità, oltre all’aumento dei benefit all’interno delle abitazioni, ha permesso all’ascensore di fare la sua ascesa (scusate il gioco di parole) e, ad oggi, si contano più di un milione di ascensore in tutta Italia.
L’ascensore oltre a garantire un comfort abitativo, scaturisce anche paure, più o meno razionali a causa dei numerosi casi di malfunzionamento e incidenti; per questo motivo, seguendo le normative europee, anche in Italia, attraverso il decreto legge 23 del gennaio 2017 si sono apportate delle modifiche importanti alla legge 162 del 1999 obbligando ad una manutenzione e controllo periodico di tecnici abilitati.
Chiavi per l’ascensore condominiale: questione di sicurezza
Uno dei motivi per cui si porta avanti l’idea di adoperare le chiavi per l’utilizzo dell’ascensore è la sicurezza. Le chiavi possono essere un buon mezzo dissuasivo per i malintenzionati che vogliono commettere furti in abitazione o irruzione all’interno delle proprietà private; in questo modo l’ascensore potrà essere utilizzato esclusivamente dai condomini o da chi possiede la chiave, impedendo l’entrata nell’impianto a persone sconosciute; se anche l’accesso alle scale è delimitato da un portone o da un’ inferriata, per gli estranei non sarà possibile accedere ai piani superiori in nessun modo.
Oltre a scongiurare l’accesso ai malintenzionati, la chiave per ascensore può essere anche un buon deterrente per chi non ha cura dell’impianto; chi vive all’interno del condominio, solitamente, ha cura delle parti comuni a differenza di chi magari non ci abita; uno degli esempi più comuni è quello dei fattorini, che solitamente usano l’ascensore come montacarichi, azione vietata dal regolamento.
Chiave per l’ ascensore in condominio: controllo accessi
Un altro aspetto importante da considerare se si installa l’utilizzo dell’ascensore con chiave è il controllo degli accessi da parte dei condomini.
Per installare un ascensore all’interno di un condominio, infatti, non è necessario raggiungere l’unanimità; se uno o più condomini hanno necessità (ascensori per disabili) o la volontà di installare un ascensore condominiale, non necessario che tutti i condomini siano favorevoli. I condomini possono installare l’ascensore a proprie spese, limitandone l’utilizzo solo a chi ha contribuito all’installazione; supponiamo ad esempio che 4 di 12 condomini hanno provveduto al pagamento dell’installazione dell’ascensore; solo questi 4 condomini avranno la chiave per utilizzare l’elevatore assicurandosi che coloro che non hanno pagato non usufruiscano del bene.
Nonostante questa premessa iniziale, è importante specificare che il condomino che non ha partecipato alla spesa, possiede il diritto potestativo; ciò significa che, nel caso in cui cambi idea, in qualsiasi momento, potrà utilizzare l’ascensore se corrisponderà la sua parte della spesa.
Chiave per ascensore a piani
Oltre al classico ascensore a chiavi, esiste poi un sistema che permette di utilizzare le chiavi per l’abilitazione del piano; grazie a questo sistema è possibile permettere solo ai possessori della chiave specifica di poter mandare l’ascensore al piano corrispondente. Questo sistema di verifica che permette l’accesso ad un piano solo alle persone autorizzate, però, non è molto utilizzato per i condomini bensì per gli edifici commerciali o industriali.
Chiavi per ascensore: controllo dell’uso
Passiamo alla parte più spinosa della questione: la chiave, o addirittura l’inserimento di una moneta, è un sistema ormai in disuso; un tempo veniva utilizzata la chiave per l’ascensore per limitarne l’utilizzo e permettere solo ai condomini di utilizzarlo. Va da sé che con il tempo si è capito che, oltre ad essere un dissuasore di poco conto, comportava delle problematiche specifiche: ogni condomino che avesse avuto degli ospiti in casa, avrebbe dovuto obbligare questi all’utilizzo esclusivo delle scale, oltre al fatto che si sarebbe dovuto sobbarcare della spesa delle copie delle chiavi per tutti i componenti della famiglia o di chi frequenta assiduamente la casa, specialmente se l’appartamento è situato ai piani alti. Altra cosa da considerare è che, probabilmente, nel caso dei piani più alti, l’uso dell’ascensore non si sarebbe limitato bensì moltiplicato, in quanto i condomini avrebbero accompagnato gli ospiti con l’ascensore; facciamo un esempio pratico:
-
- Maria invita Elena nel suo appartamento al 5°piano dotato di ascensore con chiave: Maria scende a prendere Elena e risalgono insieme all’appartamento; al termine dell’incontro Maria riaccompagna Elena al piano terra e risale al suo appartamento = totale viaggi 4
- Maria invita Elena nel suo appartamento al 5°piano dotato di ascensore senza chiave: Elena sale al piano di Maria e al termine dell’incontro scende in autonomia con l’ascensore = totale viaggi 2
Senza considerare che, se l’ascensore al momento del bisogno fosse ad un piano diverso, i viaggi si triplicherebbero.