Vivere in un condominio può avere i suoi pro e i suoi contro: sicuramente abitare in una piccola comunità in cui vengono ripartite le spese e condivise le parti comuni può essere un un aspetto piacevole ma può diventare anche causa di diverbi e scontri. I diverbi tra condomini sono molto frequenti e il primo chiamato a risolvere le questioni condominiali è l’amministratore ma se ciò non bastasse ci si può rivolgere ad un avvocato condominiale.
L’avvocato condominiale, oltre a risolvere le problematiche tra condomini, è colui che si occupa di liti tra il condominio e terze parti o tra condomini e l’amministratore; trattandosi di un legale esperto in diritto condominialee esperto delle normative vigenti in Italia in ambito condominiale sarà in grado di supportare legalmente la causa del diverbio.
Chi è l’avvocato condominiale?
L’avvocato condominiale è l’avvocato esperto in diritto condominiale; gli avvocati solitamente si specializzano in una delle branche del diritto (avvocato civilista, avvocato matrimonialista, avvocato specializzato in diritto del lavoro, ecc..) maturando competenze e conoscenze in quel campo. L’avvocato esperto in condominio è colui che ha padronanza con il diritto condominiale e conosce le norme che regolano la convivenza all’interno di un condominio e la gestione di esso.
Diritto condominiale
Quando si parla di diritto condominiale si richiama una branca del diritto privato la quale regola i rapporti tra i condomini o tra i condomini e soggetti terzi. In ambito legale è possibile far riferimento alla legge 220 del 2012 la quale ha portato ad una serie di nuove regole condominiali. Facendo riferimento al diritto condominiale si potrà stabilire la ragione ed il torto delle parti di una lite condominiale e stabilire l’iter da seguire per risolvere la controversia nel condominio.
Le liti all’interno del condominio si distinguono tra attive e passive; le liti attive si configurando quando è il condominio ad avanzare un’azione legale nei confronti di un’altra parte; le liti passive, al contrario, prevedono il condominio come la parte da difendere. Facendo riferimento all’art.1131 cc comma 1, si attribuisce alla figura dell’amministratore la rappresentanza sostanziale e processuale del condominio; in termini più semplici sarà l’amministratore a portare a compimento gli atti giuridici e processuali inerenti al condominio.
Nel 2013 si è stabilito che i contenziosi in ambito condominiale sono dapprima trattati in ambito stragiudiziale; la risoluzione stragiudiziale nel condominio permette di ridurre la durata ed i costi della risoluzione di un contenzioso; dapprima è importante provare a risolvere il problema instaurando un dialogo tra i condomini in sede assembleare sotto la guida dell’amministratore; se attraverso il dialogo non si arriva alla risoluzione del problema si tenterà la conciliazione attraverso una mediazione tra le parti in cui non è richiesta la presenza di un avvocato condominiale ma esclusivamente di un mediatore.
Se anche la mediazione non porta alla risoluzione del problema sarà necessario intraprendere la strada al giudizio con processo legale nel quale le parti saranno assistite dall’avvocato condominiale.
Purtroppo il contesto condominiale è un ambito delicato in quanto si trattano argomenti riconducibili alla vita privata di tutti i giorni: dal cane che abbaia in condominio, alla ripartizione delle spese o alla pulizia delle scale condominiali.
Sia in ambito stragiudiziale che di fronte all’autorità giudiziaria può tornare utile la presenza e il supporto di un avvocato esperto in cause condominiali.
Revoca dell’amministratore
L’avvocato condominiale non si occupa esclusivamente di contenziosi tra condomini o condomini e terze parti ma anche tra condomini e amministratore; nel caso in cui un amministratore mal gestisce un condominio è possibile ricorrere alla revoca dell’amministratore. Nel caso in cui l’amministratore non adempie ai suoi obblighi o nel caso di gravi irregolarità i condomini possono rivolgersi ad un avvocato condominiale e richiedere la revoca giudiziale.