Stando all'Antitrust, le norme di un codice etico e deontologico e di un tariffario minimo per amministratori professionisti di condominio potrebbero limitare la concorrenza nel settore dei servizi inerenti l’amministrazione di immobili condominiali.
Al fine di approfondire la questione, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha dato il via ad un'istruttoria nei confronti delle associazioni Confiac - Confederazione Italiana delle associazioni condominiali, che si concluderà entro il 31 dicembre 2014. L’istruttoria è partita sulla base della richiesta di autorizzazione del tariffario minimo per amministratori professionisti di condominio, sottoposta all’Autorità dalla stessa Confiac.
Secondo l'Antitrust un tariffario analitico potrebbe integrare gli estremi della fissazione orizzontale dei prezzi e quindi causare una restrizione sensibile della concorrenza tra gli operatori del settore, giacchè la Confederazione riunisce il 75% delle associazioni italiane di categoria cui aderiscono i professionisti amministratori di condominio.
A nulla vale la circostanza che, nel sito internet della Confiac, il tariffario sia presentato come “meramente orientativo”.
Le disposizioni del Codice, stando all’autorità, portano a ritenere effettivamente vincolanti le indicazioni di prezzo in ragione di un sistema sanzionatorio che scatta nel caso di mancato rispetto delle disposizioni di cui il tariffario è parte integrante.
La natura anticoncorrenziale delle intese aventi ad oggetto tariffari minimi deve ritenersi esistente indipendentemente dal carattere vincolante o meno delle indicazioni di prezzo ivi contenute, poiché esse sono comunque suscettibili di svolgere una funzione di orientamento del comportamento degli operatori e di determinare, un’artificiale omogeneizzazione delle condizioni di mercato.
Il Codice poi, sembrerebbe idoneo a restringere le dinamiche concorrenziali: l’associato, destinatario di una richiesta di offerta per amministrare uno stabile, deve informare il collega in carica della sua intenzione di candidarsi se quest’ultimo sia aderente a Confiac.
Implicazioni e Considerazioni del Settore
Questa situazione solleva diverse questioni relative alla libera concorrenza e alla possibilità per i consumatori di beneficiare di tariffe competitive. La preoccupazione principale è che un tariffario minimo, anche se presentato come orientativo, possa effettivamente creare una barriera all'ingresso per nuovi operatori e limitare la capacità dei condomini di negoziare prezzi più bassi per i servizi di amministrazione.
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Possibili Conseguenze per i Consumatori
I consumatori potrebbero trovarsi in una posizione di svantaggio a causa della riduzione della concorrenza. Con meno competizione, i prezzi tendono a stabilizzarsi verso l'alto, riducendo così le possibilità per i condomini di ottenere servizi di qualità a prezzi più accessibili. Inoltre, la trasparenza e la varietà delle offerte potrebbero diminuire, con un effetto negativo sulla capacità dei condomini di fare scelte informate.
Il Ruolo della Confiac
La Confiac, rappresentando una larga parte del settore, ha il potere di influenzare significativamente le dinamiche di mercato. La sua proposta di un tariffario minimo, sebbene intesa a standardizzare e professionalizzare il settore, deve essere bilanciata con la necessità di mantenere una concorrenza leale e aperta. L’istruttoria dell'Antitrust mira proprio a valutare se l'iniziativa della Confiac possa portare a effetti collaterali negativi per la concorrenza e, di conseguenza, per i consumatori.
L'Importanza della Concorrenza nel Settore dei Servizi di Amministrazione Condominiale
La concorrenza è essenziale per promuovere l'innovazione, migliorare la qualità dei servizi e garantire prezzi equi. In un mercato concorrenziale, gli amministratori di condominio sono incentivati a offrire servizi migliori e a cercare soluzioni efficienti per mantenere i costi sotto controllo. Qualsiasi misura che limiti la concorrenza potrebbe soffocare questi incentivi e portare a un mercato meno dinamico e meno orientato ai consumatori.
Possibili Soluzioni e Prospettive Future
Una possibile soluzione potrebbe essere quella di introdurre linee guida non vincolanti che possano aiutare gli amministratori di condominio a stabilire tariffe basate su criteri di trasparenza e qualità del servizio, senza però creare una fissazione dei prezzi. Inoltre, promuovere la formazione e la certificazione degli amministratori potrebbe contribuire a elevare gli standard professionali nel settore senza compromettere la concorrenza.