Sono state apportate delle modifiche interessante alla legge che regola all’interno di condomini italiani la presenza di animali. Secondo questa legge, non sarebbe più consentito inserire all’interno dei regolamenti condominiali il divieto di tenere in casa animale.
Dobbiamo confermare che sotto certi aspetti si tratta di un cambiamento davvero interessante, visto che la maggior parte delle liti condominiali sono causate per questa motivazione. Molti condomini temevano già l’arrivo all’interno della strutta di serpenti, ratti e rettili, ovviamente gli animali ora possono essere presenti all’interno delle case ma non tutti.
Infatti, in merito a un emendamento approvato è stata fatta modificare la prima definizione, ritenuta troppo ampia e soggettiva “ animale da compagnia” o animale domestico. Approvazione senza problemi per cani, gatti, pesci e pappagalli ma stop all’ingresso degli animali esotici.
A questo punto viene da chiedersi, ci sono persone convinte che le mucche, galline, oche e maiali siano degli animali domestici? Interpretando la norma questi animali da molti potrebbero essere considerati in questo modo, quindi non sarà il caso di fare un po’ di pulizia generale?
Come ci si dovrà comportare nei casi in cui all’interno del condominio sia presente una persona che soffre di allergie causate dagli animali? Rimane comunque attivo il diritto di poter tenere con se il gatto che crea crisi asmatiche al vicino? Ma soprattutto come si procederà ai danni causati dagli animali nel condominio.
In Italia la situazione si complica maggiormente a causa della burocrazia attiva nel nostro paese. Di certo saranno felici gli animalisti, visto che le varianti disponibili di legge per il momento non esistono, non si potrà più dire a un condomino mi spiace ma lei non può tenere 2 cani, la legge ora parla chiaro almeno su i classici “animali da compagnia”.
Anche voi vivete in un condominio e avete un animale di compagnia?