Nel contesto dei pignoramenti personali spesso si sente parlare di creditori privilegiati; in questo articolo faremo chiarezza sulla figura del creditore privilegiato e su come si agisce nell’ambito delle esecuzioni.
Chi sono i creditori privilegiati?
Il creditore privilegiato è colui che ha un credito considerato più importante rispetto a quello di altri, quindi ha il diritto di precedenza sugli altri creditori.
Per far chiarezza supponiamo che una persona accumuli dei debiti con più persone e che queste si rifacciano sul suo patrimonio; i beni di proprietà del debitore saranno messi in vendita all’asta e il ricavato sarà utilizzato per saldare i debiti. Nel caso in cui, per determinati requisiti, alcuni creditori rientrino nella categoria di creditori privilegiati, dovranno essere soddisfatti per primi.
I creditori privilegiati, quindi, godono deldiritto di prelazione, il diritto di essere soddisfatto per primo rispetto a tutti gli altri creditori della vendita forzata.
Il diritto di prelazione viene stabilito esclusivamente dalla legge in determinati casi in base alla natura o alla motivazione del debito, come si evince dall’art. 2745 del Codice Civile, il quale dice:
“ Il privilegio e' accordato dalla legge in considerazione della causa del credito. La costituzione del privilegio puo' tuttavia dalla legge essere subordinata alla convenzione delle parti; puo' anche essere subordinata a particolari forme di pubblicità.”
I privilegi possono essere ad esempio nel caso specifico di:
- rapporti di lavoro (datore di lavoro e dipendente)
- obblighi alimentari (per motivi di particolare considerazione sociale)
- tributi (riguardano gli interessi dello stato)
- spese di giustizia
Differenza tra privilegi generali e privilegi speciali
Chiarito il significato di creditore privilegiato, occorre fare un’ulteriore distinzione, ovvero quella tra privilegi generali e privilegi speciali; i primi vantano un diritto sull’intero patrimonio, i secondi invece su alcune parti del patrimonio.
Per chiarire la distinzione, i privilegi generali riguardano i beni mobili del patrimonio e, per fare degli esempi pratici, sono rappresentati dai dipendenti con rapporto di lavoro o coloro a cui spettano gli obblighi alimentari, ma anche i crediti dello stato. I privilegi speciali, invece, riguardano dei beni specifici (mobili ed immobili) e dipendono dalla relazione tra il bene ed il credito.
Il debitore ha l’obbligo di appianare tutti i suoi debiti ma la legge farà in modo che egli segua un ordine preciso per soddisfare i creditori; dovrà prima provvedere a soddisfare le spese di giustizia, poi i creditori garantiti da ipoteca, successivamente i creditori fondiari ed infine, tutti gli altri creditori (compresi quelli chirografari se il patrimonio risulterà sufficiente).
Distribuzione delle somme ricavate dall’espropriazione forzata
Per chiarire ulteriormente la differenza tra creditori privilegiati e creditori chirografaribisognerà analizzare le normative che regolano le figure; in primis, l’art.510 fa una distinzione tra un solo creditore o più creditori. L’espropriazione forzata avviene mediante processo esecutivo ove, se anche un solo creditore aggredisce il patrimonio, sarà necessario che anche gli altri partecipino; chi non aderirà al concorso perderà definitivamente la parte di garanzia del bene. Attraverso l’art.2741 cc si stabilisce l’eguale diritto di tutti i creditori, salve le cause legittime di prelazione. Tutti i creditori che non possiedono diritti di prelazione vengono chiamati chirografari e concorrono tra di loro in eguaglianza, a patto che intervengano tempestivamente, Nel caso in cui un creditore chirografario interviene tardivamente egli subirà la postergazione (verrà risarcito successivamente agli altri creditore). Se invece sono i creditori privilegiati ad intervenire dopo il pignoramento, saranno trattati come se fossero creditori chirografari.